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Mancini: non sono in crisi Inter, tieni gli occhi aperti

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Il tecnico parla della Lazio, prendendo sì atto che «Non sta attraversando un buon momento» ma sottolineando anche che «È una squadra con 3-4 giocatori molto pericolosi in trasferta. Per cui bisognerà fare attenzione, anche perché scendendo in campo ogni tre giorni la fatica si sente. Non dovremo concedere loro spazi e la possibilità d'inserimenti». C'è in ballo il rientro dal primo minuto di Materazzi: il tecnico ha annunciato che deciderà solo oggi e che, in ogni caso, se non avverrà con la Lazio, partirà titolare col Torino domenica. In difesa i problemi sono d'abbondanza. Non certo come a centrocampo, dove Mancini è alle prese con una vera e propria emergenza di reparto: Vieira, Figo e Dacourt infortunati, Stankovic e Cesar non sono al meglio. Nella migliore delle ipotesi, il tecnico ne rischierà uno per la panchina. Tutta una serie di defezioni che renderanno necessario il ricorso a centrocampo di uno tra Chivu e Maxwell (l'altro giocherà esterno sinistro di difesa). A completare il reparto i sudamericani Zanetti, Cambiasso e Jimenez. Il particolare, il cileno, uno dai tanti ex di turno, è tra i più in forma dell'Inter: «Jimenez ha grande talento, è in Italia da tanto e se fosse un calciatore italiano si parlerebbe di lui come di un piccolo fenomeno. Ha le qualità per diventare un grande giocatore, dipende solo da lui». Possibile, persino, un esordio dal primo minuto del portoghese Pelé: «È in rampa di lancio». L'attacco, invece, dovrebbe essere composto da Ibrahimovic e Crespo. In tema di punte, nel frattempo, lunedì scorso Eriksson, tecnico del Manchester City, ha chiamato Adriano per chiedere la disponibilità del brasiliano a trasferirsi in Inghilterra a gennaio. L'attaccante, in Brasile dallo scorso 16 novembre per un lavoro di recupero psicofisico, ha già ricevuto richieste da San Paolo, Fenerbahce e Flamengo.

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