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Paolo Fiore L'uscita dal ...

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Le tre settimane (23 giorni per l'esattezza) di cure a Cesenatico, seguito costantemente dal professor Chierici, hanno permesso al centrocampista romano di superare la fase più delicata dell'infortunio. Di archiviare il dolore e di cominciare a contare i giorni che lo separano dal recupero completo. Nei prossimi allenamenti continuerà a svolgere lavoro differenziato. Poi, entro questa settimana, effettuerà un nuovo e decisivo controllo che stabilirà se la lesione è totalmente rimarginata. Se non ci saranno ricadute, Aquilani potrebbe tornare in gruppo subito dopo il weekend, puntando così ad una convocazione per la trasferta di Genova, contro i rossoblù di Gasperini, in programma sabato 24 novembre. Per il giovane gioiello della Roma, insomma, usando un paragone ciclistico, è il momento dell'ultima salita prima del traguardo. Sulla linea d'arrivo, ovviamente, lo attenderà Spalletti che ha dovuto fare a meno di una pedina indispensabile come Aquilani, in una fase a dir poco calda del calendario Il ventitreenne cresciuto nella Spes Montesacro, del resto, aveva cominciato alla grande la stagione. Il gol a Palermo, nella prima della Roma in campionato. Il bis, una settimana dopo all'Olimpico contro il Siena. E ancora: l'ottima prova a Reggio Calabria, quella in Champions contro la Dinamo Kiev e la meritata convocazione nella nazionale di Donadoni. Poi, quel destro sfortunato all'Old Trafford. L'urlo di dolore. Le lacrime. Il nuovo infortunio. Il tutto, a meno di sei mesi di distanza dalla fine di un altro incubo. Quello che, lo scorso anno, costrinse Aquilani ad assistere da spettatore ad oltre metà della stagione. Prima la distorsione alla caviglia con l'Under 21, poi i problemi al ginocchio e, infine, come se non bastasse, lo stiramento alla coscia sinistra. Setti mesi di stop. Una vera e propria odissea. Da lì, la prima esperienza a Cesenatico. Un'esperienza fondamentale per il centrocampista romano che, all'indomani dell'infortunio di Manchester, ha voluto affidarsi nuovamente alle cure del professor Chierici. Le nuove cure. La fisioterapia. Poi il ritorno nella capitale con un'inedita barba lunga che Alberto ha tagliato immediatamente. Ora è pronto, o quasi, per il rientro.

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