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Luigi Salomone [email protected] Serve un'impresa a ...

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Erano i primi vagiti di una grande Lazio ma ora è tutto diverso, soprattutto l'Inter, diventata una delle squadre più forti d'Europa rispetto a quella che aveva vinto la coppa Uefa contro i biancocelesti ma in campionato non riusciva a ritrovarsi. Anche il protagonista di quella vittoria ha cambiato maglia, ora allena i campioni d'Italia dopo aver regalato magie a Roma in campo e in panchina. Ma l'incerottata Lazio di Rossi non ci sta e vuole sovvertire il pronostico della vigilia che è tutto a favore dei campioni d'Italia. Alle 15 a Milano ci sarà da soffrire anche perché le assenze sono determinanti da entrambe le parti ma quelle laziali hanno un altro peso anche in considerazione delle rose delle due formazioni. Modesta quella della Lazio, straordinaria quella dell'Inter che riesce a mandare in campo una buona formazione e avere in panchina alternative di qualità. Il povero Rossi, invece, avrà a disposizione oltre a Muslera, i difensori Scaloni, Artipoli e Kolarov (recuperato all'ultimo istante ma in condizioni fisiche precarie), il centrocampista Baronio e gli attaccanti Vignaroli e Tare. Negli undici ben sei panchinari al posto degli infortunati Zauri, Siviglia, Mauri e Pandev oltre gli squalificati Mutarelli e Mudingayi. Ecco quindi i reduci che vogliono impensierire i fenomeni interisti: Ballotta in porta, Behrami e De Silvestri sulle due fasce con Stendardo e Cribari al centro. In mezzo a fianco di Ledesma, Firmani e Manfredini con il primo rimesso in piedi dopo un problema alla caviglia. Meghni avrà il compito di lanciare le due punte Rocchi e Makinwa. Il francesino cerca conferme dopo la strepitosa prova in Champions ma giocherà menomato con una microfrattura alla mano. Propria sulla ritrovata vena del suo bomber migliore (oggi anche capitano) punterà Rossi prima dell'agognata sosta che servirà a recuperare gli infortunati. Si spera anche in un guizzo di Makinwa che ha dato qualche segnale di ripresa ma non riesce a trovare la via delle rete ormai da troppo tempo. Ci sarà bisogno di tanto orgoglio per uscire con un risultato positivo da San Siro dove fischierà il giovane arbitro Damato di Barletta. Al seguito almeno un migliaio di tifosi che si troveranno di fronte i colleghi interisti con i quali sono legati da anni da uno stabile gemellaggio. La Lazio vuole dare un segnale che il peggio è passato: oggi c'è bisogno di un risultato di prestigio.

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