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@BORDERO:#LATDOM-SPOR@%@Domenico Latagliata TORINO Non ...

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Sarà, quella contro i nerazzurri, l'occasione giusta per salire di nuovo sul proscenio e dimostrare a tutti quanto vale questa nuova Juve. Una Juve che, a sentire Cristiano Zanetti, «Non ha paura dei campioni d'Italia: li rispettiamo come loro rispettano noi. Punto». Nedved avrà anche l'occasione di zittire alcuni critici secondo cui il suo rendimento non è paragonabile a quello delle passate stagioni. Meglio però non dirlo a Ranieri: «Io non so quale fosse l'apporto di Pavel nelle stagioni passate perché non ero il suo allenatore. Dico solo che sono soddisfatto di quanto sta dando alla squadra: si allena come un matto ed è sempre il trascinatore del gruppo. Può dare di più? Benissimo, ma non è certo lui il nostro problema». Averne, di problemi così. Peraltro, quella che Nedved giocherà contro i nerazzurri sarà una partita dal doppio risvolto: affascinante e tesa come lo sanno essere solo le sfide tra le due nobili del calcio italiano, intrigante ancor più se si ricorda che a inizio estate proprio l'Inter aveva fatto la corte al ceco obbligando la Juventus a ritoccargli l'ingaggio per quella che dovrebbe essere la sua ultima stagione sul terreno di gioco. In quei primi giorni di ritiro, Nedved non aveva fatto finta di nulla: «Un compagno mi ha detto che non sarei stato bene con addosso il nerazzurro: nemmeno io mi ci vedevo. Sono felice di essere ancora juventino: non ho voluto buttare all'aria tutto quanto costruito in questi anni. A Torino ho tanti amici». Siccome però «purtroppo o per fortuna si gioca anche per i soldi», valeva la pena chiedere qualcosa in più: «C'erano problemi economici, è vero. Io però ho fatto di tutto per rimanere alla Juve, anche se ho ricevuto offerte più vantaggiose di quella bianconera». Tra queste, appunto, anche l'Inter. Di nuovo squadra da battere, domani.

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