Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Gemma dopo 30 secondipoi le altre due reti capaci di vanificare i gol di Routledge e Derbyshire

default_image

  • a
  • a
  • a

La copertina è tutta per Giampaolo Pazzini. Ci sperava proprio, ma chissà se poi in cuor suo ci credeva davvero. Il bomber di Pescia entra nella storia del calcio mondiale e nel cuore degli sportivi perché tre gol in quello stadio, e non importa se li fai con la maglia della troppo spesso snobbata Under21, non li segni tutti i giorni. Casiraghi da buon attaccante schiera i suoi con un bel 4-3-3 con Curci in porta, Potenza, Andreolli, Mantovani, e Chiellini in difesa; sulla mediana Montolivo, Nocerino e Padoin, mentre in attacco Rosina, Rossi e Pazzini. Anche Pearson mette da parte il classico modulo inglese per puntare su un più spregiudicato 4-3-3. Dopo appena 30 secondi Pazzini diventa il primo calciatore a segnare nel nuovo tempio del calcio. La prima mezz'ora passa in un baleno: gli azzurrini giocano meglio degli avversari che sembrano aver accusato il colpo, costruendo due ottime occasioni con Pazzini e Rosina, quest'ultimo abile con un inserimento centrale ad impegnare Camp in uscita. La pressione degli inglesi inizia a salire intorno al quarto d'ora quando Mantovani viene ammonito per un fallo sullo scatenato Lita. L'Italia decide di puntare sul possesso palla per stanare l'avversario e colpirlo in contropiede; questa tattica sembra giovare agli azzurri che sono, però, costretti ad arrendersi alle qualità balistiche di Bentley che al 30', dopo un paio di affondi, pareggia il conto su punizione, dopo che l'attaccante viola aveva sfiorato il raddoppio. Prima del fischio dell'olandese Vink e di un paio di buone occasioni per i padroni di casa, l'ultima al 42' con Agbonlahor, Chiellini è costretto ad abbandonare per qualche minuto il terreno di gioco a causa di uno scontro fortuito con Routledge, che causa allo juventino un taglio sulla fronte. Alla ripresa doppio cambio per Casiraghi che manda in campo Raggi e De Martino per Potenza e Padoin. Dopo poco meno di un minuto è Lita, che vuole restituire il favore a Pazzini, ad andare subito vicino al raddoppio, che non tarda ad arrivare, con un diagonale che impegna Curci. Routledge al 6' è lesto a sfruttare un errore di Chiellini e ad insaccare la rete del 2-1. I 60mila di Wembley festeggiano. La risposta azzurra è immediata: passano 60 secondi e Pazzini si fa trovare pronto a centro area, per spedire in rete un tiraccio di Mantovani. 2-2 e per Pearson e soci è tutto da rifare. Casiraghi cambia ancora: dentro Criscito, Coda, Lazzari e Lupoli al posto di Chiellini, Mantovani, Nocerino e Rossi. I cambi non danno i frutti sperati e sono ancora i padroni di casa ad affondare il colpo con Derbyshire, subentrato al posto di Agbonlahor, che devia in rete da pochi passi un tiro di James Milner. Sembra tutto finito ma così non è. Lazzari parte in contropiede, lascia la sfera a Rosina, passaggio no look del numero 10 granata sulla destra per Pazzini che supera un avversario con una finta e con un diagonale preciso supera Camp. Crolla l'Inghilterra e a pochi minuti dalla fine Lupoli sfiora il 4-3 con un tiro al volo che supera di poco l'incrocio dei pali. Tanti gol, divertimento e spettacolo in questo sabato tipicamente britannico; proprio non si poteva chiedere di più ai 22 scesi in campo. Appuntamento il 14 giugno al Gelredome di Arnhem quando le due formazioni si affronteranno nella seconda giornata del Gruppo B dell'Europeo 2007. Casiraghi può vivere tranquillo questi mesi ed essere soddisfatto del suo lavoro e di questo gruppo che ha mostrato una maturità ed una personalità invidiabili. Bisognerà migliorare qualcosa soprattutto nella fase difensiva, ma la base c'è ed è di quelle importanti. Di questo perfetto pomeriggio è bello applaudire e ricordare non solo i giovanotti con le maglie azzurre, ma anche il pubblico di Wembley che con la standing ovation con la quale ha salutato Pazzini ha dato un bel segno

Dai blog