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Attacchi confusi, occasioni clamorose per Crespo e Materazzi Assedio finale inutile e mega rissa con pugno a Burdisso

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L'Inter non segna e viene eliminata dal Valencia, trovando il suo capolinea in Spagna come già un anno fa (col Villarreal). Quel che è peggio, la partita si chiude con un'indegna gazzarra (scatenata da Burdisso-Marchena), una caccia all'uomo che inizia in campo al fischio finale e continua negli spogliatoi. Mancini ha problemi di formazione, Cambiasso e Vieira sono entrambi out, e allora i mediani sono Dacourt e un Burdisso che in quel ruolo è appena alla terza partita. Succede poco in avvio, il primo pericolo lo porta Baraja, che si beve Dacourt e tira da fuori un ottimo diagonale che Julio Cesar vede alla fine e devia in angolo. Sarebbe l'Inter, in teoria, a dover fare la partita, visto che del 2-2 di San Siro Mancini e soci non saprebbero che farsene (anzi sì: disperarsi); e invece il Valencia cresce, prende coraggio e dopo il primo quarto d'ora trova il suo naturale habitat nella tre quarti avversaria, mentre in difesa la tattica del fuorigioco neutralizza molti spunti offensivi degli uomini di Mancini. Al 29' Ibra fa una brutta entrata su Raul Albiol; Cañi parte dalla sua porta come un invasato per fare il bulletto. L'arbitro ammonisce sia Zlatan che il portiere spagnolo (che peraltro meriterebbe un giallo di default già solo per la sua insopportabile capigliatura). Al 35' Maicon crossa da destra, Stankovic sul palo lontano fa la sponda di testa, Crespo tocca sul limite dell'area piccola, Raul Albiol è sulla traiettoria, un po' col fianco e un po' con la mano: forse è rigore. Baraja si stira e cede il posto a Hugo Viana, l'Inter torna a premere con continuità. Il Valencia patisce l'uscita dell'anima del suo centrocampo, ma riparte forte nella ripresa, ma l'Inter riesce a pungere in contropiede: al 7' un gran cross di Stankovic da sinistra trova l'anticipo di Raul Albiol su Crespo, che sarebbe stato solissimo davanti al portiere; l'azione continua, Maicon crossa a sua volta da destra, e Stankovic di ginocchio centra l'esterno della rete. Il Valencia reagisce: Miguel crossa da destra all'8', nessun valenciano ci arriva, ma un brivido gela la schiena dei nerazzurri; subito dopo Moretti, a centroarea, non riesce ad angolare di testa in torsione. Si continua a sospirare di sollievo in casa Inter. Al 13' Crespo, innescato da Maicon, fa la sua ultima girata (alta) della serata, dopodiché lascia il posto a Cruz. Mancini si gioca anche Figo, che entra per Dacourt (Stankovic arretra in mediana). Sarebbe il momento del massimo sforzo interista per trovare un gol, ma la verità è che Cañi non si sporca mai i guanti; anche il Valencia non finalizza (Angulo al 27' non controlla da posizione favorevolissima), ma la rete serve all'Inter. L'ultima risorsa è Grosso (al posto del trasparente Maxwell); al 31' Figo crossa su punizione da destra, Materazzi incorna, Cruz fa un mezzo velo, il portiere spagnolo non la vede, ma salva Marchena sulla linea. Al 33' Cruz, lanciato in contropiede, viene anticipato alla disperata da Albiol al momento della conclusione. L'Inter prova l'assedio: per due volte Grosso in mezzo all'area si trova sui piedi la palla da sparare in gol, ma non è sempre Germania 2006, e la difesa spagnola fa opposizione. Il Valencia si affida ai contropiede di Joaquín (molto migliore di Angulo), ed è Villa a sprecare una pepita d'oro al 44': lanciato solo in area, mette in mezzo anziché tirare. L'Inter scompare. Al 90' Marchena da fuori sfiora il palo con un gran rasoterra. È l'ultima occasione, dopodiché non restano che i rimpianti nerazzurri.

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