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Platini si scusa con il capitano «Noi così simili»

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Come possiamo litigare noi due? È impossibile. Noi artisti possiamo solo pizzicarci senza cattiveria». Il Francesco in questione è Totti, mentre l'autore di queste parole è monsieur Platini. Dopo le esternazioni di quest'estate, quando aveva bacchettato il capitano della Roma, il candidato alla poltrona dell'Uefa fa marcia indietro e spende solo parole d'elogio nei suoi confronti. L'occasione è l'uscita del magazine «Numberten», il mensile in edicola da oggi con «Il Romanista». 128 pagine dedicate alla monografia del 2006 di Totti con un contributo di Maurizio Costanzo e, appunto, una lettera del francese che, di fatto, si scusa con il giallorosso. «Qualcuno ti ha riferito male quello che ho detto su di te - si difende Platini - io di te posso parlare solo bene. Ai miei tempi c'era Sivori che scherzava su di me e allo stesso modo tu tra vent'anni farai una battuta sul prossimo numero dieci della Roma e conoscendoti sarà molto divertente. Lo stesso faccio io con ironia e affetto per chi impersona il bello del calcio. Non vedo l'ora di assistere ad una partita all'Olimpico per abbracciarti». Poi le parole al miele. «Sei un talento, uno spettacolo per il calcio e non saranno delle polemiche pretestuose a farci litigare. Sei uno dei pochi ai livelli di Ronaldinho. Se avessi scelto di lasciare l'Italia il tuo valore sarebbe riconosciuto da tutti, ma sei rimasto a Roma perché sei un vero romano e sei diventato una delle ultime bandiere del calcio. Ti auguro di vincere con la maglia della tua squadra del cuore. Nel 2009 la finale di Champions League si giocherà nel tuo stadio e magari ci vedremo lì». N. D. P.

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