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di MANUELE BAIOCCHINI ARRIVEDERCI Pulici.

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Una grossa responsabilità, dopo l'esonero di Nello De Nicola, il penultimo posto in classifica della squadra e la totale spaccatura tra presidenza e tifoseria bianconera. Nonostante le insidie, Pulici, alla Lazio dal 1972, ha commentato il delicato incarico con il solito entusiasmo: «Vado a svolgere questo lavoro sperando di portare un contributo importante e provando a salvare l'Ascoli dalla serie B. Il mio passato alla Lazio rimane, non si può modificare, né cancellare. Ho ricevuto questa importante opportunità professionale e ho deciso di accettarla». Pulici, dopo più di trent'anni in biancoceleste, prima dei dissidi col presidente Lotito, lavorerà a stretto contatto con Pierluigi Di Santo, nominato direttore sportivo e non è escluso che alcuni giocatori finora poco utilizzati da Rossi, possano trasferirsi all'Ascoli, Inzaghi su tutti. Intanto, la curva Nord tornerà in silenzio nel big match di questa sera. Dopo aver sospeso lo sciopero, unicamente in occasione del derby, gli Irriducibili hanno deciso di proseguire nella loro protesta silenziosa contro la detenzione preventiva inflitta agli ultras arrestati. Da ormai 68 giorni infatti, nell'ambito dell'inchiesta legata alla scalata della Lazio da parte del «gruppo Chinaglia», i quattro esponenti della curva, sono detenuti nel carcere romano di Regina Coeli. Possibile che prima di Natale vengano organizzate altre iniziative di sensibilizzazione. Per Lazio-Inter finora, sono stati staccati 15 mila tagliandi. La vendita proseguirà fino al fischio d'inizio della partita, presso i circuiti Lottomatica.

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