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Gol decisivi di Burdisso e Crespo Julio Cesar para un rigore a Frick

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Il tutto magari senza strafare, senza andare al di là di una prova complessivamente buona, con gli acuti solo di Ibrahimovic, di Crespo (che scompare per un po' ma che quando si appalesa è decisivo) e di Julio Cesar che para un rigore che poteva rimettere in equilibrio la partita. Assente Cordoba, Mancini preferisce Burdisso a Samuel: e il prescelto lo ripaga con il terzo gol in pochi giorni, dopo la doppietta in Coppa Italia, e con una buona prova in difesa. Per il resto, Zanetti è a centrocampo con Cambiasso e Vieira, Stankovic dietro le solite punte Crespo e Ibrahimovic. Il Siena è in piena emergenza per le assenze, ultima delle quali quella di Bertotto, sostituito da Negro a destra con Gastaldello e Portanova centrali e Molinaro a completare una difesa che resta troppo a lungo schiacciata e balla non poco. Ma le difficoltà più grosse i toscani le trovano a centrocampo dove pesa la mancanza di Vergassola, Cozza e D'Aversa. Codrea, Brevi e Antonelli, troppo timidi, sono sovrastati subito. Al via l'Inter è padrona del gioco che scorre fluido, impostato ora sulle fasce, dove hanno spazio Grosso e Maicon, ma anche per le vie centrali dove facilmente i nerazzurri trovano il brillantissimo Ibrahimovic dal quale passano tutti i palloni. Al primo calcio d'angolo, all'11', l'Inter è già in gol: la parabola di Stankovic è nell'area piccola, ma Burdisso irrompe da dietro e brucia l'uscita di Manninger, segnando di testa. Un gol in zona-Inter, cioè entro i primi 15', come sta diventando un'abitudine per la squadra di Mancini che poi però ha il torto di non affondare subito un avversario in difficoltà. I nerazzurri, pur dominando, non creano molte occasioni, Ibra giganteggia ma si permette anche il lusso di servire compagni lontani invece di puntare Manninger, e il Siena piano piano si organizza. Konko, il più vivace, sorprende Grosso fuori posizione e crossa, Locatelli è libero ma tira su Julio Cesar che respinge di piede. Mancini vede il rilassamento dei suoi e si arrabbia, mentre i toscani ci provano con più convinzione. Brevi di testa impegna Julio Cesar e poi c'è un contatto in area nerazzurra tra Cambiasso e Locatelli. L' attaccante però si lascia cadere un po' troppo facilmente e l'arbitro De Marco fa proseguire. Il direttore di gara lasciando tutti perplessi decide invece per il rigore a favore del Siena (è il primo in questo campionato) al 4' della ripresa quando Maicon sbaglia goffamente facendosi scavalcare dal pallone su un lungo traversone di Konko: il brasiliano arretrando e nel tentativo di recuperare si scontra con Antonini e l'arbitro indica il dischetto. In ogni caso Frick sciupa tirando a mezza altezza e permettendo a Julio Cesar di metterci la mano di richiamo e deviare. Non sbaglia invece Crespo, al 9', che compare all' improvviso a sfruttare un assist, forse involontario, di Ibrahimovic col petto. L'argentino dribbla il malcapitato Gastaldello e poi scavalca Manninger già a terra con un bel colpo sotto. Un gran bel gol. E subito dopo è Stankovic ad avere, sempre da Ibrahimovic, la palla del 3-0. Ma stavolta Manninger è bravo a ribattere in volo il diagonale sinistro del serbo. Mancini congela il risultato mandando Samuel al posto di Grosso (così così il campione del mondo quando avanza, deludente quando difende) mentre, sul fronte opposto, la sostituzione di Gastaldello con Candela è tanto ovvia quanto tardiva.

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