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L'osservatorio

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Si parte stasera da Roma-Atalanta, poi il decisivo confronto con i resti del Valencia per garantirsi un posto nella fase di Champions a eliminazione diretta, e ancora il Palermo all'Olimpico e il viaggio a Torino: prima di ritrovare la luce del sole, ammesso che compaia, mercoledì 23 dicembre quando, dopo la visita del Cagliari, avrà inizio la lunga sosta invernale. Ostacolo tosto, quello più imminente, perché prima della disavventura interna con i granata di Zaccheroni, l'Atalanta aveva messo in mostra un ottimo calcio: caratterizzato da una fase offensiva di buon livello a compensare una difesa inevitabilmente un po' esposta al rischio. Fisionomia tattica che non dovrebbe dispiacere a una Roma ben disposta a specchiarsi in una rivale che sa proporre gioco e non ha propensioni alla trincea. Però con qualche evidente impaccio: infatti i romanisti, che probabilmente al fischio d'inizio saranno in ritardo di sette punti dall'Inter capolista, impegnata nel pomeriggio con il Siena al Meazza, si porteranno sulle spalle il peso delle cinque diffide che hanno colpito giocatori importanti, da Chivu a Panucci, ai tre centrocampisti De Rossi, Pizarro e Perrotta, mica bruscolini. Spalletti, al solito allergico alle anticipazioni sullo schieramento, è di fronte a un dilemma poco gradevole. Potrebbe decidere qualche turnover per tutelarsi dal pericolo giallo in vista del derby, oppure rischiare qualcosa visto che l'impegno contro la bella squadra del suo amico Colantuono non può comunque essere sottovalutato. Ma c'è da chiedersi quale sarà lo stato d'animo dei diffidati, tutti a rischio di ammonizione per il ruolo che ricoprono, nell'affrontare un avversario dovendo privilegiare la morbidezza dell'intervento. Proprio questo disagio nel livello di aggressività rappresenta l'incognita più significativa di una partita alla quale la classifica assegnerebbe altrimenti un pronostico obbligato. Auspicabile dunque che i toni agonistici non vengano esasperati e che comunque i romanisti sappiano mantenere alta la tensione, ma nello stesso tempo chiedano la massima freddezza al loro sistema nervoso, anche perché il giovane Pantana sarà, per la Roma e per l'Olimpico, una novità assoluta. Buona fortuna.

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