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di RINO TOMMASI CHARLEROI — Tutto come previsto.

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L'incontro della Schiavone non ha avuto storia mentre invece la Henin, pur confermando il pronostico, ha dovuto superare due momenti difficili per battere la Pennetta. La nostra ragazza, sulle cui condizioni era lecito avere dei dubbi al punto che Corrada Barazzutti aveva deciso solo all'ultimo momento di mandarla in campo, può recriminare su due situazioni di punteggio a lei favorevoli. Un 3-0 iniziale, raggiunto giocando, credo, il miglior quarto d'ora della sua carriera, ed un 5-2 nel secondo set sciupato purtroppo quando, al servizio per il set sul 5-3, Flavia ha commesso due dolorosi doppi falli. È stato proprio il servizio a tradire la ragazza di Brindisi, sostenuta in tribuna da Carlos Moya, giunto appositamente da Bucarest dopo essere stato battuto da Volandri, ma nel complesso la sua prestazione è stata eccellente. La Henin, che quest'anno è stata finalista in tutti e quattro i tornei del Grande Slam, è certamente fuori dalla sua portata quindi non ci sono recriminazioni. Francesca Schiavone aveva sbrigato la pratica Flipkens con una facilità superiore a quanto non indichi il pur netto punteggio (6-1, 6-3 in 70 minuti). Infatti la nostra giocatrice è stata in vantaggio per 5-0 in entrambi i set di fronte ad un avversaria che avvertiva il disagio di un compito superiore alle sue modeste possibilità. L'impressione, che mi auguro possa essere oggi smentita, è che Francesca non sia al meglio della condizione ma la differenza dei valori in campo era tale da impedire, in un senso o nell'altro, una qualsiasi valutazione. A questo punto sembra, salvo miracoli della Schiavone (che ne ha già compiuto uno quando ha battuto la Mauresmo a Nancy) che a decidere sia il doppio, una gara che non offre punti di riferimento per la scarsa specializzazione delle protagoniste, fatta eccezione per Robertina Vinci, che peraltro ha una minore abitudine, rispetto a compagne ed avversarie, a giocare incontri importanti. Se la Henin conferma la sua classifica e batte la Schiavone e se la nostra seconda giocatrice, sia che venga confermata la Pennetta, sia che venga messa in campo Mara Santangelo, fanno altrettanto contro la Flipkens, il punteggio dovrebbe essere fissato sul 2-2. Contrariamente a qunto avviene in Davis dove il doppio può diventare decisivo ma non lo è mai quando viene giocato, nella Fed Cup molto spesso viene retrocesso ad inutile esibizione, quasi sempre snobbata dalle giocatrici più forti. In ogni caso mi pare evidente che noi potremo mettere in campo una coppia più equilibrata e quindi più forte. Inoltre, poiché le condizioni ambientali mi sono parse accettabili, mi sembra ragionevole avere fiducia.

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