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Milan-Lazio, scatta l'inseguimento

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Allora le due squadre vennero retrocesse d'ufficio in serie B, oggi, ai nastri di partenza, avranno sulle spalle il peso dell'handicap figlio della sentenza della Corte federale. Meno otto e meno undici: queste le rispettive penalizzazioni di rossoneri e biancocelesti che sin da oggi saranno costretti a risalire la corrente evitando passi falsi. Il Milan, privo dello squalificato Gattuso e dell'indisponibile Ambrosini, sarà costretto ad adattare Brocchi nel ruolo di incontrista. Orfani di Shevchenko, i rossoneri punteranno tutto su Inzaghi e Gilardino. Trasferta più che insidiosa per la Lazio che, in campionato, non vince a San Siro dal 1989. Il cammino in salita che attende i laziali non spaventa il tecnico biancoceleste Delio Rossi che, sintonizzato sulle giuste frequenze, cerca di caricare nel modo giusto il proprio gruppo. L'allenatore è consapevole delle difficoltà che la squadra dovrà affrontare nel corso della stagione, ma al tempo stesso sa di avere a disposizione un organico giovane e tecnicamente più che valido. «Non firmerei mai per un pareggio - ha dichiarato ieri in sala stampa l'allenatore romagnolo - ma se questo dovesse essere il responso del campo, pazienza. Sono curioso di vedere l'approccio alla partita dei miei giocatori contro una tra le favorite al successo finale. Andiamo a Milano per giocarci la partita anche perché ho delle senzasioni positive, poi si vedrà come andrà a finire sul campo». Carattere, entusiasmo e grande determinazione: serviranno le stesse caratteristiche per uscire dalle sabbie mobili e scalare una classifica che relega la Lazio al terz'ultimo posto ancor prima di partire. L'auspicio è quello di colmare il gap nel più breve tempo possibile, senza aggrapparsi a facili illusioni per uno sconto che appare ancora incerto. Il bonus dell'Arbitrato, semmai, sarà un'ulteriore spinta verso l'alto. Ma oggi, la partenza ad handicap rende tutto più difficile. Rossi, avando già vissuto a Foggia, da giocatore, un'esperienza del genere, si aggrappa alle motivazioni della sua squadra. «Ci vorrebbe lo spirito dell'anno scorso che ci consentì di raggiungere risultati ragguardevoli: la qualificazione in coppa Uefa fu il frutto di molte componenti, prima fra tutte la grande determinazione del gruppo. Anche in questa stagione dovremo lottare su ogni pallone e terminare ogni partita con la maglia sudata. Dovremo affrontare questo campionato con incoscienza, ma anche con la consapevolezza di dover affrontare una stagione con una pesante penalizzazione di partenza. Per venir fuori da questa situazione sarà necessario avere l'umiltà di una squadra provinciale. Sarà una stagione in salita, servirà una grande compattezza da parte di tutto l'ambiente laziale per poter ripetere i risultati ottenuti nella passata stagione». Dall'altra parte ci sarà il Milan, pronto a rincorrere sin dal primo giorno i cugini nerazzurri dell'Inter. «La penalizzazione per noi sarà uno stimolo ulteriore - ha dichiarato ieri al termine dell'allenamento Carlo Ancelotti - l'handicap iniziale sommato alla partenza di Shevchenko ci darà ancor più rabbia. Tuttavia il nostro primo obiettivo resta la Champions League: in Europa partiamo alla pari con tutti e quindi, per forza di cose, sarà questo il primo traguardo che cercheremo di tagliare. Il fatto di aver giocato il turno preliminare di Champions League ci fa essere più tranquilli: già contro la Stella Rossa ho visto una squadra soddisfacente, ma durante il corso della stagione dovremo cercare di mantenere una buona condizione. Essere partiti in anticipo rispetto al solito potrebbe creare dei problemi, dovremo evitare in ogni modo flessioni dal punto di vista atletico. Quella contro la Lazio sarà una partita molto delicata: oltre al valore della squadra di Delio Rossi dovremo anche far fronte alla pressione dovuta all'handicap iniziale. Una cosa è certa: contro la Lazio non ci possiamo permettere passi

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