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Ciclismo, Zabel vince la quarta tappa della Vuelta

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Oggi arrivo in salita a La Covatilla. E torniamo all'incontro tra Basso e gli inquirenti, concluso con un no contest e un rinvio al 12 settembre, data prevista per una seconda udienza. Basso era stato convocato in merito all'arcinoto affaire Puerto, la vicenda spagnola di doping che ha coinvolto decine di corridori (tra gli altri anche Ullrich e Mancebo), e in seguito a cui tali atleti erano stati esclusi dal Tour. Al termine dell'incontro il procuratore capo Francesco Cosenza si è detto soddisfatto, perché «Basso ha risposto esaurientemente a tutte le contestazioni». L'avvocato difensore del corridore, Massimo Martelli, è «estremamente ottimista sull'archiviazione. Non esiste un solo documento che provi il coinvolgimento di Basso, tutto si regge su prove indiziarie che però non sono univoche». Chiude Basso: «Continuo ad allenarmi, tornerò a correre. Non ho mai usato doping e mi ritengo assolutamente innocente, sono dispiaciuto per non aver fatto il Tour ma sono ancora giovane ed ho tutto il tempo». La stoccata è in coda: «Comunque l'edizione di quest'anno non l'ho vista anche perché è nato mio figlio ed avevo altro a cui pensare».

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