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La Uefa decide sulla Champions del Milan

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In giornata il verdetto, Petrucci dà fiducia a Rossi. «Ora scriviamo insieme le nuove norme»

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Il club rossonero conoscerà solo oggi il proprio destino legato alla Champions League, ma non ci dovrebbero essere sorprese. La squadra di Ancelotti è già in ritiro per prepararsi alla sfida valida per il turno preliminare di Champions in programma il prossimo 9 agosto. Il nome degli avversari uscirà dal confronto tra gli irlandesi del Cork City e i serbi della Stella Rossa di Belgrado. «Con le regole vigenti l'Uefa non ha titolo di sindacare le decisioni prese dalla Federcalcio - ha dichiarato il direttore organizzativo del Milan Umberto Gandini - il massimo organo europeo ha dei poteri di verifica, ma non discrezionali. Non ci sono valide ragioni giuridiche affinchè l'Uefa possa prendere una decisione contro il Milan e la Figc». E massimo appoggio alla causa del club milanista è arrivato anche dal presidente del Coni Gianni Petrucci. «Sono contento che la Federazione Italiana e il Milan stiano difendendo le proprie ragioni - ha dichiarato il numero uno del Comitato Olimpico - non vorrei che anche questa vicenda si trasformasse in un nuovo caso-Materazzi». In effetti, la federazione francese aveva chiesto l'estromissione delle squadre italiane dalle coppe, e l'istanza dei dirigenti era stata rafforzata dal ricorso del Lens. La procedurà è chiara e, in caso di giudizio negativo il Milan potrebbe fare ricorso al tribunale arbitrale dello sport di Losanna. Intanto, la Giunta del Coni cerca di serrare i tempi per riscrivere le regole, invitando Guido Rossi a nominare altri due vice commissari esperti in diritto sportivo per la stesura dei nuovi regolamenti. Il presidente Petrucci ha altresì comunicato al commissario straordinario l'apprezzamento da parte della Giunta del Coni al lavoro svolto fino a questo momento, invitandolo, ove fosse necessario, a convocare due assembleee: una ordinaria per l'approvazione dello Statuto, l'altra straordinaria per le prossime elezioni federali. Si procede su strade parallele: se da una parte il COni è chiamato a disegnare il futuro, dall'altra è tenuto a valutare il recente passato. Ieri Zaccone, l'avvocato della Juve, ha presentato il ricorso alla Camera di Conciliazione: venerdì scorso erano stati legali di Moggi e Giraudo a presentare l'istanza. In giornata il presidente Ronzani cercherà di delineare un calendario per il prossimo dibattimento. Lazio e Fiorentina, per il momento, non hanno presentato la documentazione che verrà depositata appena verranno rese note le motivazioni della sentenza di secondo grado: entro venerdì si potrebbero già conoscere.

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