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di SIMONE PIERRETTI È STATA una dura giornata di lavoro per gli uomini della Corte ...

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«Sono soddisfatto del mio primo giorno di lavoro — ha dichiarato il presidente Piero Sandulli all'uscita — non so ancora quando potrà essere emessa la sentenza, molto dipende dalla celerità con cui opereranno gli avvocati. Loro hanno scritto molto e lavorato bene: mi sono trovato davanti a tante domande a cui dovremo dare una risposta. Nella giornata odierna abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati. Difficoltà? E quali...?». In effetti il presidente della Corte federale Piero Sandulli è stato apprezzato da tutti. Un altro mondo rispetto all'austerità con cui Cesare Ruperto aveva condotto il primo grado di giudizio facendo pesare la sua onorabilissima carriera forense. Ovviamente si è partiti dalle eccezioni mosse dai legali dei deferiti che hanno cercato di smontare la sentenza di primo grado. Gli arbitri Messina e Tagliavento sono stati estromessi per difetto di impugnazione — erano stati prosciolti in primo grado — così come l'ex designatore Paolo Bergamo, già escluso dal primo grado per difetto di giurisdizione. Di contro il procuratore federale Stefano Palazzi, che ha cercato di appesantire il giudizio della Caf. Il colpo di scena è arrivato alle 15 quando Sandulli ed i suoi uomini sono tornati in aula dopo la Camera di Consiglio. La Corte ha accolto qualche richiesta (come quella della Lazio per Tombolini), sempre sullo stesso argomento è stata accolta l'istanza del legale di Franco Carraro, il professor Verde che ha inserito un documento on line. Nel corso del pomeriggio si sono succeduti gli avvocati D'Avirro, Merlone, Rocchi, Verde e Messeri, rispettivamente legali dell'arbitro Rocchi, Pairetto, Mazzini, Carraro, Bertini. L'avvocato Bordoni ha rinunciato alla difesa di Dondarini. Che nessuno avesse voglia di perdere tempo è risultato chiaro quando gli imputati (nonostante la presenza dei big: Carraro, Mazzini, De Santis, Galliani...) non hanno voluto parlare. Hanno parlato le società terze interessate e l'unico ad avere posto questioni interessanti è stato Grassani per il Bologna. Del tutto assente l'Arezzo, dopo un vero siparietto non si è trovato in aula né l'avvocato Catalanotti per il Brescia né il suo sostituto, ma la società aveva comunque presentato una memoria. Questa mattina si ripartirà alle ore 9.00, con tappe forzate già previste: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20. Domani mattina riposo e da domani pomeriggio, forse, camera di consiglio per una sentenza che potrebbe arrivare tra domani sera e martedì, giusto in tempo per la scadenza fissata dall'Uefa. Il calcio rimane con il fiato sospeso.

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