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Dopo la testata di Zidane nella finale Mondiale

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Materazzi ascoltato dalla Fifa Figc sicura: non rischia la squalifica

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Materazzi, arrivato alle 10 nella sede svizzera della confederazione mondiale del calcio, è rimasto 20 minuti davanti alla commissione disciplinare Fifa, accompagnato da un legale e dal responsabile delle relazioni internazionali della Figc Sergio Di Cesare. Bocche chiuse sia all'arrivo sia all'uscita: Materazzi avrebbe spiegato il breve botta e risposta tra lui e il campione francese, al minuto 110 della partita, dai termini sì forti ed espliciti ma senza alcuna offesa - ha ribadito l'azzurro - nei confronti della madre di Zidane, e senza l'uso di termini razzisti o xenofobi, e tanto meno della parola «terrorista». La Disciplinare era presieduta dalla svizzero Mathier: la Fifa ha legato il contenuto dell'audizione al segreto istruttorio. Fonti della Fifa non escludono l'ipotesi di una squalifica del giocatore. Ma la sentenza più attesa è quella del 20 luglio, su Zidane. Il giocatore francese avrà tempo fino al 18 luglio per presentare una deposizione scritta e verrà sentito dalla commissione disciplinare il 20 luglio. Intanto arrivano le parole del presidente francese Chirac: «Il gesto di Zinedine è inaccettabile, ma se è stato provocato si può capire», le sue parole. La posizione della Figc è stata invece espressa dal capoufficio stampa Valentini. «Donadoni ct azzurro non è una scommessa o un azzardo ma un investimento. Avremo un'amichevole estiva, poi la Lituania il 2 settembre e il 6 a Parigi con la Francia. Ci andremo - assicura Valentini - con Materazzi, perché non può passare da vittima a imputato».

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