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Zidane: insulti alle mie donne. Materazzi: non è vero

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E Matarazzi non ha ragione». Così Zinedine Zidane, intervistato da Canal Plus, ha raccontato la sua verità sull'episodio della testata a Materazzi nella finale di Coppa del Mondo tra Italia e Francia. «Lui mi tratteneva, io gli ho detto di fermarsi. "Se vuoi la maglia te la do alla fine della partita", gli ho detto. Materazzi ha risposto con parole molto dure, parole più dure del mio gesto. L'azione è stata molto veloce e io non ho riflettuto. Ha detto delle parole che mi hanno ferito, molto pesanti e gravi, che non si possono riperete. L'ho sentite una volta, due volte. Io sono un uomo e ci sono parole dure che non possono essere ripetute. Insulti alle donne della mia famiglia? Sì, certo. Mi scuso personalmente - conclude Zidane - per quello che ho commesso. Mi scuso con tutti gli insegnati che lavorano con i bambini per quello che ho fatto». Materazzi intanto non teme provvedimenti da parte della Fifa. «Non sono preoccupato» ha detto ironico il difensore azzurro ospite nel corso di un incontro tra il ministro degli Interni, Giuliano Amato, e il presidente della Banca centrale europea, il francese Jean Cleude Trichet, al quale Materazzi ha stretto la mano. Poi il difensore ha spiegato: «Non gli ho detto nulla che riguardasse razzismo, religione e politica. Non ho parlato neppure della madre. Ho perso la mamma a 15 anni e ancora adesso mi commuovo a parlarne. Naturalmente non sapevo che la sua fosse in ospedale, le faccio i miei migliori auguri», per poi chiudere con un «Zidane è da sempre il mio mito, lo ammiro molto». Nessun timore da parte del francese per l'indagine della Fifa. «Non ci può essere un gesto del genere in una finale di coppa del mondo se non c'è una pesante provocazione - ha detto - il vero colpevole è chi provoca». Anche il presidente della Lega calcio professionisti francese (LFP), Frederic Thiriez, scende in campo per difendere Zizou ed esprime l'augurio che l'inchiesta della Fifa sulla testata di Zinedine Zidane a Marco Materazzi, nella finale dei Mondiali a Berlino, permetta di sanzionare il calciatore azzurro.

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