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Diktat dell'esecutivo da Berlino

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Per le Coppe vale l'iter sportivo

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Nessun ricorso al Tar, o al Consiglio di Stato, potrà quindi riabilitare le squadre qualora dovessero essere condannate in prima istanza. L'Uefa ha confermato la data del 25 luglio come ultimo giorno utile per poter consegnare le liste dei clubs partecipanti alle prossime competizioni europee, ribadendo l'autonomia della giustizia sportiva nell'ambito delle sentenze disciplinari. Europa più lontana per Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio: basterebbe un solo punto di penalizzazione per estrometterle dalla Champions League o, nel caso dei biancocelesti, dalla partecipazione alla prossima coppa Uefa. La Comissione d'appello federale è in Camera di Consiglio da venerdì scorso: la sentenza, attesa in un primo momento per oggi, potrebbe arrivare soltanto a fine settimana. Venerdì potrebbe essere il giorno giusto, soprattutto per tutelare ulteriormente le due società quotate in Borsa, ma tale indicazione resta semplicemente un'ipotesi. Poche le certezze, al di là del duro lavoro che Cesare Ruperto ed i suoi uomini stanno svolgendo in questi giorni: il presidente sta interpretando il ruolo di regista curando la supervisione dell'intera Camera di Consiglio. L'avvocato Carlo Porceddu, il professor Mario Zoppelari e i due ex magistrati di Cassazione Michele Lo Piano e Giuseppe Marziale stanno a loro volta seguendo il fascicolo di ognuna delle quattro società indagate. Alla fine dovranno scrivere 29 sentenze: oltre ai quattro clubs ci saranno altri 25 tesserati da dover giudicare. Intanto continua la polemica politica: no all'amnistia, ma sì ad una «soluzione equilibrata», che non «perdonerebbe i peccati, ma abbonerebbe solo un po' la pena». Sull'onda emotiva della nazionale campione del mondo, spunta l'ipotesi «indulto» per calciopoli. L'idea la lancia il capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia della Camera Gaetano Pecorella. Oggi, intanto, riprenderà anche il lavoro dell'Ufficio Indagini della Federcalcio che sta portando avanti il secondo filone d'inchiesta sempre relativo a Calciopoli. In mattinata, davanti a Francesco Saverio Borrelli, dovrebbero comparire Zeman, tecnico del Lecce, l'assistente Copelli, l'ex arbitro Tombolini e Rosetti, fischietto che ha rappresentato egregiamente l'Italia agli ultimi Mondiali. Domani potrebbe essere la volta di Pierluigi Collina, dell'attuale direttore sportivo della Fiorentina Pantaleo Corvino, chiamato in causa da Zeman per la partita Lecce-Parma, del direttore sportivo dell'Empoli Pino Vitale e del consulente Claudio Nassi. Nei prossimi giorni sarà fatta anche chiarezza su le due partite nel mirino dell'Ufficio Indagini: Reggina-Lazio, con l'ingresso di Foti nello spogliatoio dell'arbitro, e l'ormai famoso Lecce-Parma 3-3. Partita chiave, secondo gli inquirenti, nell'economia della corsa-salvezza.

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