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Solo nove vetture al traguardo. Un pauroso incidente in avvio dimezza i piloti in gara

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Ed ora che è iniziata la seconda parte della stagione, Alonso comincia a tremare. Lo spagnolo non convince in Usa, mentre il pluricampione tedesco vince con la sua Ferrari (è il 186° successo per la Rossa) e ora punta alla rimonta nel Mondiale, con soli 19 punti da recuperare a Alonso (88 a 69). E, per di più, è una doppietta Rossa (la prima dei due piloti del Cavallino, la 69° della Ferrari), grazie anche a una gara diligente di Felipe Massa. Sul podio con Schumi e Massa, bravo Fisichella con la Renault. A punti Trulli, straordinaria la sua rimonta dopo essere partito dai box, poi Alonso, mai entrato in gara, Barrichello, Coulthard e Liuzzi al suo primo punto in Formula 1. Tutto è iniziato alla prima curva. Dopo il via Massa è andato davanti a tutti e Schumi secondo si è dovuto difendere dall'attacco di Fisichella. Il campione del mondo Alonso, bravo a bruciare Barrichello e anche Fisico, si inserisce terzo. Ma alla prima curva la spettacolare collisione e la Safety-car subito in pista. Tra i protagonisti: l'incolpevole pilota di casa Speed, le due McLaren di Raikkonen e Montoya, Heidfeld (il suo è l'incidente da brivido), Webber, Klien e Montagny. Il Gp degli Usa riparte dopo cinque giri, con solo 15 vetture in pista. Massa è davanti, Schumi insegue assieme alle due Renault. All'ottavo giro Massa è in testa alla corsa seguito da Schumi. Due i treni, quello Ferrari e quello Renault; per gli altri è un'altra gara. Fisichella si mette in evidenza al 14° giro, quando sul rettifilo, all'uscita dell'ovale, supera abbondantemente Alonso. È terzo il pilota romano, all'inseguimento della Ferrari. La Rossa vola, l'accoppiata Massa-Schumi dà il ritmo di gara. Fisico insegue e in difficoltà, per la prima volta in questa stagione, è Fernando Alonso. Fa fatica con la sua monoposto, al 23° giro, sono oltre 15'' di ritardo dalla Ferrari di Massa. Allo stesso giro c'è il primo pit stop per Barrichello. Tocca alla Ferrari di Schumi al 28° e alla Renault di Fisichella. Sono rimasti solo 11 piloti in pista, segno di quanto sia selettiva la gara Usa. Massa intanto rientra al giro successivo, ma il brasiliano non riesce a tornare in pista davanti a Schumi. Con Schumi al comando, stop ai box per Alonso al 30° giro. A metà gara la sorpresa arriva da Trulli, che partito dai box, si inserisce in zona punti con la sua Toyota. Il suo rifornimento arriva tardissimo, al 39° giro. La strategia è di una sola sosta, il pilota pescarese è settimo, con la possibilità di spingere ancora di più fino alla fine. Le due Ferrari intanto continuano nella loro corsa verso la vittoria. Schumacher mantiene un passo che non permette agli avversari di avvicinarsi. Fisichella è lontano oltre 10''; ancora più in ritardo Alonso. Lo spagnolo della Renault prova a gestire la sua gara, l'importante, come aveva detto Briatore, è andare a punti. E arrivano i secondi pit: entra Barrichello al 49° giro; rientra la Ferrari di Massa al 51° quando il brasiliano ha 14'' di vantaggio sul terzo in classifica, Fisichella. Al giro successivo stop per la Renault del pilota romano; al 53° invece è la volta del leader Schumi che mantiene un vantaggio praticamente incolmabile sugli avversari. Due giri più tardi tocca ad Alonso, che rientra sesto. Per lo spagnolo, che non è mai andato a punti a Indianapolis, è un momento difficile, non è mai stato brillante, mentre Schumacher forza ancora ed è suo il Giro veloce al 56° passaggio. A dieci tornate dalla fine Schumacher viaggia tranquillo verso la bandiera a scacchi, lo segue Massa, mentre si ritira Ralf Schumacher che così regala una posizione ad Alonso (quinto). Trulli invece è quarto a meno di 5'' da Fisichella, la sua è una grande gara. Finisce con Schumacher che vince il suo 87° Gp in carriera, sulla pista che porta bene ai colori del Cavallino, dove ha vinto per ben cinque volte. Il Mondiale ricomincia adesso.

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