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Preziosi: bianconeri retrocessi nei dilettanti

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Ma credo che nessun presidente in questo momento possa dire "Io sono una vittima", non ne conosco uno che possa affermare una cosa simile». Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, dice la sua sullo scandalo «Calciopoli» parlando a Radio Radio e racconta un paio di retroscena. Il primo con protagonista l'ex presidente federale, Franco Carraro, il secondo con al centro l'ex capo dell'ufficio indagini, Italo Pappa. «Carraro mi disse "Quando tu vai contro il sistema, il sistema ti si ritorce contro"». E ancora: «Per molti io sono una persona che non dovrebbe parlare, ma la mia rappresentazione della federazione è come un club privato che non vuole tenere conto di regole dove la giustizia ordinaria è prevalente. E dentro questo club si può aggiustare tutto. Ricordo ciò che Pappa mi disse quando andai a deporre da lui: "Ha visto che siamo una grande famiglia, che ci si incontra sempre nel calcio?". Io una volta, davanti a tanti altri dirigenti, non strinsi la mano a Carraro e gli dissi: «Perché siete persone che non stimò e Carraro mi rispose "Sei un poveraccio". Quindi qualcosa ho pagato anch'io. Non mi voglio atteggiare da vittima, ma il sistema è fatto da un club dove le cose si fanno in famiglia. Preziosi fu anche colui che inventò un gioco da tavolo dove Carraro era l'uomo nero, Giraudo scappava con i soldi e Moggi stava con la paletta Gea. Quando ho attaccato il sistema ho preso due denunce che ho pagato con decine di migliaia di euro, ho subìto due processi diversi in cui ho dovuto transare e mi sono fatto 2 anni di squalifica. Fare il Don Chisciotte in questo mondo non paga». Quindi sui responsabili di questo scandalo e le conseguenze: «Non si può addebitare tutto questo a Moggi. Lui è un attore che ha avuto uan platea compiancente che gli ha permesso di fare certe cose. Se venisse applicato il parametro usato con il Genoa, la Juve non dovrebbe giocare nemmeno con i dilettanti, anche se non è una cosa che desidero. Io non vorrei giocare con la Juve, ma in un altro campionato, cioè in quello in cui meritiamo di stare». Preziosi quando farebbe cominciare il prossimo campionato? «Il campionato non dovrebbe partire prima di ottobre. Che importanza avrebbe per un anno perdere quattro lire per le competizioni europee, se si può rimettere a posto questo mondo?».

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