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Lazio a Siena per riprendersi i punti persi con l'Empoli Rossi: in campo come se fosse l'ultima di campionato

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Oggi alle 15, tocca al Siena misurare la voglia di riscatto dei biancocelesti dopo il passo falso di domenica scorsa contro l'Empoli. E la trasferta in Toscana servirà a misurare le ambizioni della banda di Rossi nelle prima delle sei finali che l'attendono fino al termine del campionato, tra l'altro senza Peruzzi rimasto a Roma. E proprio il tecnico biancoceleste fotografa perfettamente l'importanza della sfida contro la squadra di De Canio: «Siena è una tappa molto importante, indipendentemente dalla gara con l'Empoli e dai punti lasciati sul terreno del nostro stadio domenica scorsa. Questa partita dobbiamo considerarla come l'ultima della stagione, senza calcolare che poi ce ne saranno altre». Il Siena ha perso già sette gare al «Franchi» e la penultima difesa del campionato ma Rossi non si fida troppo ed è alle prese con un calo di rendimento del suo reparto arretrato che perdipiù ha perso Peruzzi nell'allenamento di rifinitura: «Non è una questione della difesa, i movimenti sono legati a tutta la squadra. Sappiamo che come caratteristiche non siamo impenetrabili, però onestamente ci sono anche momenti particolari. Con l'Empoli per esempio Peruzzi non ha fatto una parata eppure abbiamo preso tre gol. La formazione? Ormai andiamo avanti con il nostro clichè, senza stravolgimenti». Per questo motivo alla fine Mauri dovrebbe vincere il ballottaggio con Manfredini e Bonanni. Giocherà la stessa squadra che aveva cominciato la sfida contro l'Empoli con due eccezioni: Di Canio al posto dello squalificato Pandev, Ballotta per l'infortunato Peruzzi. Il fantasista romano farà coppia con Rocchi alla ricerca del gol che manca ormai da tre partite. A centrocampo Behrami, Dabo e Liverani si disporranno nelle solite posizioni mentre in difesa davanti a Ballotta spazio al quartetto titolare Oddo-Siviglia-Cribari-Zauri. La Lazio seguirà con particolare attenzione i risultati delle dirette concorrenti al sesto posto che assicura un posto diretto nel tabellone della prossima coppa Uefa (in settimana poi con le semifinale di ritorno sarà chiaro se anche la settima posizione sarà utile senza passare per l'odiato Intertoto). Rossi non si sbilancia nei pronostici: «Sinceramente non so che risultato verrà fuori da San Siro dove gioca il Chievo. La scorsa settimana la squadra più in forma sembrava l'Inter, da come ha liquidato il Messina, al contrario di Milan e Juve che non hanno brillato. Poi la Champions ha portato i risultati che conosciamo. Io comunque guardo solo alla Lazio». È certo che il Chievo si meriti l'applauso di tutti per i risultati ottenuti finora: «È una squadra sempre costruita in linea con i programmi della società e per questo tanto di cappello. Da loro viene prima la società e poi il singolo. Roma, però, non è Chievo, l'ideale è fondere due elementi: buoni giocatori con una forte struttura societaria. Qui non puoi partire ogni anno dicendo che ti salvi e se poi fai di più tanto di guadagnato. Qui è tutto più difficile. Se il Chievo si salva ha fatto il suo, ma per riuscire ad avere il top ci vogliono tante componenti». Arbitrerà Rizzoli di Bologna di fronte ad almeno duemila laziali. Loro credono all'Europa, la squadra dovrà dimostrare sul campo di puntare ancora al bersaglio grosso.

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