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Capello ringrazia Wiese Del Piero titolare contro i rossoneri

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Tuttavia risulta difficile applaudire la squadra vista in campo martedì sera: molle per cinque-sei undicesimi, slegata, con poche idee e tanta paura addosso. C'è però chi nasce sotto una buona stella e chi no: la Juve, evidentemente, ha lassù qualcuno che la protegge spesso e volentieri senza che per una volta si debba pensare ad arbitri o a connivenze strane. Il portiere tedesco Wiese ha sbagliato tutto da solo e ieri ha ammesso che avrebbe voluto sprofondare, nascondersi, sparire: non avrebbe potuto dire altro, dal momento che ha impedito alla sua squadra di eguagliare il miglior risultato in Champions della sua stori,a facendo precipitare nel dramma sportivo migliaia di tedeschi. Capello & C. si sono sentiti meritatamente promossi ai quarti di finale: beati loro, certo. In realtà, il Werder ha impartito una lezione di calcio per ottanta minuti: svelto, organizzato, preciso, pungente, pronto a mettere in crisi le carenze difensive della Signora. Che, se non si darà una mossa, rischierà una cattiva figura domenica sera contro il Milan e, più ancora, andrà incontro a qualche amara sorpresa qualunque avversario troverà nei quarti di Champions. «Squadre cuscinetto non ne esistono più — ha detto ieri Giraudo — e, per arrivare in fondo, servirà anche un po' di fortuna». Verrebbe da dire «ancora?», ma quando ci si prende gusto è poi difficile smettere. Intanto, ieri la squadra è tornata a lavorare sul campo e Ibrahimovic è rimasto in campo per qualche minuto supplementare con Capello: Bonnefoi, il terzo portiere, era il bersaglio delle sue serpentine e delle sue bordate in attesa che domenica lo sia Dida (o Kalac?). In ottica Milan, Capello potrebbe di nuovo dovere fare a meno di Zambrotta, nuovamente sostituto per un dolore muscolare. Per il resto, possibile la conferma di Mutu al posto di Camoranesi e il rilancio di Del Piero magari al posto di Trezeguet. Chissà poi se il tecnico di Pieris avrà il coraggio di fermare Vieira, autore dell'ennesima prova incolore contro il Werder: Giannichedda non è certo dotato della sua tecnica e della sua classe, ma in quanto a «gamba» garantirebbe al momento un'intensità maggiore. Siccome però uno è una star acclarata e l'altro un onesto portatore d'acqua, indovinate un po' chi giocherà.

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