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La voglia di secessione di Moratti

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Sembra di rivedere Bossi quando attaccava la «Roma Ladrona». Con l'unica differenza che il senatur non ha mai indossato il cappotto cammello del patron nerazzurro. Che anche Moratti abbia una voglia matta di secessione? Forse giocare un campionato da soli potrebbe essere l'unico modo per vincere lo scudetto. ********** PALO AMICO. Nella vita la fortuna è una componente molto importante. Ce lo ha ricordato anche Woody Allen con il suo ultimo film Match point. Quindi non c'è da stupirsi più di tanto se la cavalcata record della Roma sia stata accompagnata da alcuni momenti favorevoli. Come i pali colpiti dagli avversari. Ricordiamo quelli di Vieira nella gara di ritorno con la Juve di Coppa Italia, di Volpati e Negro a Siena, di Couto a Parma, i due del Bruges nelle due gare di Uefa, per finire a Rocchi nel derby sullo 0-0. ********** OCCHIO ALLE CAVIGLIE. Ci voleva il caso Totti per svegliare gli arbitri e riportarli ad applicare il regolamento. Il fallo di Palombo su Locatelli ha fatto temere il peggio. È importante che i direttori di gara sanzionino gli interventi duri e furbi, non solo per tutelare i calciatori, ma anche per abituarli agli arbitri internazionali che non ti perdonano nemmeno una trattenuta. A giugno ci sono i Mondiali. Occhio dunque alle caviglie. Dopo Totti c'è un altro nazionale di Lippi che si trascina gli arti segnati dai calci avversari. È Toni. Tuteliamolo prima di ritrovarcelo fuori dal campo e dai Mondiali.

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