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MILANO — Per una volta, Adriano Galliani e Maurizio Zamparini sono d'accordo: l'assemblea della Lega ...

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Ormai, non sono più i presidenti delle società di calcio a discutere e trovare soluzioni, perchè la vendita dei diritti televisivi si è ormai trasferita negli uffici degli avvocati prima di approdare nelle aule dei tribunali. Per questo, a poco servirà la riunione di oggi, vista la distanza tra la posizione dei grandi club e quella delle medio-piccole del gruppo Della Valle-Zamparini. Fallita la mediazione dello scorso dicembre, è tramontata anche l'ipotesi di creare una Lega autonoma di serie A, progetto travolto dalle liti causate dal contratto siglato dalla Juventus con Mediaset. L'aggettivo «difficile» è quindi la parola più usata da Adriano Galliani per descrivere la situazione attuale al termine dell'assemblea straordinaria di serie B che si è tenuta ieri a Milano: «È difficile andare avanti sul progetto di divisione della Lega, «è un momento difficile di forte dialettica», «è difficile trovare un accordo» e quindi «Zamparini ha ragione quando dice che l'assemblea si concluderà con un nulla di fatto». Ci sono però un paio di punti sul quale Galliani vuole fare chiarezza in merito alla questione della vendita dei diritti televisivi: «L'accordo approvato per il periodo 1999-2005 è stato prorogato fino al 2007 con una delibera dello scorso luglio. Se non ne viene fatto un altro, rimarrà in vigore questo fino al 30 giugno 2007». Proprio per rispondere all'esposto presentato dal Consorzio Italia, i grandi club si sono ritrovati nel pomeriggio in uno studio legale, mentre negli uffici di Della Valle, i rappresentanti delle medio-piccole studiavano il da farsi per l'assemblea di oggi. «Ci parleremo un po' — ha detto il patron della Fiorentina — speriamo prevalga il buonsenso ma sento aria molto pesante il Lega. Non la sento pesante, l'aria è quella che è», ha risposto Galliani che non ha voluto fare previsioni sulla scissione in due organismi: «Al momento, la Lega di serie A è semplicemente non ipotizzabile». Se l'assemblea di B si è risolta con un accordo sulla mutualità di 95 milioni a lei destinati dalla serie A, quella di oggi cercherà di stabilire la ripartizione dei 40 milioni restanti dai ricavi della Lega. «La battaglia è sul grano», ha sintetizzato con la consueta sincerità Maurizio Zamparini. Ma ora se ne occupano più gli avvocati dei presidenti di calcio.

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