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Nella caccia all'esterno

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spunta Dalmat, ex Inter ora al Racing Santander

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Lungo summit ieri a Formello tra il diesse Osti e Delio Rossi (proseguito a cena), con appendice nel quartier generale di Porta San Sebastiano tra il presidente Lotito e Walter Sabatini: il club stringe i tempi per mettere a disposizione del tecnico un esterno entro domenica. In attesa di Cesar (il certificato inviato a Formello parla del 13 gennaio come ultimo giorno di degenza), il club vuole intanto tesserare un giocatore capace di muoversi su entrambe le fasce. Nelle ultime ore, in attesa che il Palermo risolva la situazione-Semioli, chiave per tentare l'eventuale scalata a Bonanni, è lievitata l'ipotesi estera. Si segue sempre Wilhelmsson dell'Anderlecht, sono rispuntati gli ex Conceiçao e Poborsky, ma soprattutto è emersa la pista francese. Quella più suggestiva, archiviata però ancor prima che prendesse forma, portava alla talentuosa stella dell'Arsenal, Pires. L'altra, invece, conduce a Stephane Dalmat, ex dell'Inter, una vita - professionale - passata in giro per l'Europa a caccia della consacrazione ad alti livelli. Classe '79, Dalmat milita oggi nel Racing di Santander: la Lazio vorrebbe averlo in prestito. Ieri missione a Udine di Stefano Antonelli, manager di Baronio. Ufficialmente si è parlato del futuro di Di Michele, ma in realtà si è cercato di individuare uno spiraglio per il trasferimento del regista alla corte di Cosmi, anche senza la contropartita-Mauri (cercato anche dal Messina), blindato da Pozzo. Praticamente archiviato il discorso-Langella, l'obiettivo è proprio il giocatore ora in forza ai friulani. In alternativa, come detto, Bonanni, Masiello, l'altro sogno proibito Semioli. L'altro filone del mercato conduce allo scontro Lotito-Canovi su Sereni. Ieri mattina conferenza stampa del manager Dario Canovi. «La mancata convocazione del mio assistito, in una trattativa in corso e senza preventiva comunicazione a me, la considero un fatto estremamente negativo. Io sono offeso e arrabbiato, non tratto col coltello alla gola». Sulla trattativa con il giocatore: «Non siamo riusciti ad arrivare a un accordo. Quando questo sembrava vicino (venerdì, ndr) l'offerta è mutata e da lì è nato il problema. Questo cambiamento di proposta della Lazio non l'avevo comunicato a Matteo. Mi aspettavo una risposta negativa del ragazzo già alle proposte precedenti della Lazio perché non avevo ancora ottenuto un suo sì in questo senso (riduzione del 40-45%), quelle successive erano peggiorative quindi...Nel frattempo, come un fulmine a ciel sereno, c'è stata la mancata convocazione di Sereni e praticamente è diventato il terzo portiere della Lazio (che segue Handonovic, Orlandoni e Sorrentino, ndr). Se la decisione è tecnica la cosa mi preoccupa ancora di più perché se l'allenatore lo considera un terzo portiere, credo che per la Lazio sia molto più saggio svincolarlo o darlo in prestito». Lotito ha risposto duramente nel pomeriggio: «Ma cosa dice il signor Canovi? Nessuno ha puntato il coltello alla gola di nessuno. Tutto quello che sta avvenendo è per una differenza di 30.000 euro all'anno. Sabato neanche sapevo che Rossi non l'avesse convocato, anche perché non mi sono mai permesso di intromettermi nelle questioni tecniche. Poi quest'anno quante volte ha giocato Sereni e quante è stato in panchina? Poche volte, ha fatto più presenze Ballotta. La verità è che al signor Sereni è stata fatto un offerta importante, oltre 650.000 euro a stagione per i prossimi sei anni (fino al 2011, ndr), compresa la stagione in corso, con un contratto che prevede anche benefit a obiettivo e io voglio che Sereni faccia parte del nostro progetto, ma deve essere sereno. Non ho niente a che vedere con il signor Canovi e quello che ha detto nella sua conferenza stampa non corrisponde al vero. Ha chiesto di darlo in prestito o di fare la rescissione? Viene a fare i conti in tasca alla Lazio? Parlasse così a casa sua». Capitolo-società: scambi modesti in Borsa e lieve flessione (-0,16%). Venerdì primo consiglio di sorveglianza del 2006 per fare il punto

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