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Menichini vittima della sua professionalità

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Un personaggio che, finora, ha subito un po' di brutti scherzi e tranelli dall'universo calcistico è Leonardo Menichini, allenatore originario di Ponsacco (Pisa), ma da anni residente nel viterbese, precisamente a Ronciglione. Menichini, negli anni ottanta ottimo difensore con quasi duecento presenze in A tra Ascoli, Catanzaro e Roma, appese le scarpe al chiodo, ha deciso di intraprendere la carriera di tecnico. Una carriera vissuta per una quindicina d'anni a fianco del suo mentore Carlo Mazzone che lo ha sempre portato con sé. Stagioni d'oro con Sor Carlè a Roma («il giallorosso l'ho sempre nel cuore: auguro a Sensi e al mio amico Spalletti tanti successi»), Bologna, Cagliari e Brescia. Dunque un vice-allenatore perfetto. Quando, poi, Leonardo ha cominciato a «viaggiare da solo», ecco che il destino ha iniziato a essergli un po' nemico. Infatti, già la sua prima avventura da tecnico in prima, ad Ancona nel 2003-2004, non ha portato certo sorrisi. Menichini restò solo quattro giornate sulla panchina della squadra marchigiana. L'anno scorso, però, è immeditamente arrivato il riscatto per il tecnico toscano, artefice di una insperata salvezza con la Torres in C1: «Sono subentrato a campionato in corso — allora i sardi erano in zona play-out — e attraverso un lavoro meticoloso, ho fatto un vero e proprio miracolo». Un vero e proprio miracolo che poteva essere bissato anche questa stagione se l'incompetenza di un calcio ancora acerbo, quello albanese, non gli avesse messo i bastoni tra le ruote. Infatti, Menichini, con la sponsorizzazione del fratello di Igli Tare, aveva firmato con l'SK Tirana, portando nella capitale albanese grande professionalità e disciplina tattica, due componenti laggiù sconosciute «…c'erano giocatori non solo indisciplinati tatticamente ma anche abituati ad arrivare in ritardo agli allenamenti: proprio questi avevano una grande influenza sulla società». Ecco quindi — nonostante un ottimo secondo posto a sei punti dalla capolista che la società ha ascoltato le lamentale di quei giocatori stanchi di attenersi alle regole. Dunque, dopo undici partite (adesso l'SK è quarto a 9 punti dalla vetta), Menichini è tornato in Italia pronto a iniziare una nuova avventura.

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