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Cannavaro: Juve, sogno la Champions

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Il centrale: «Il 2005 l'anno più bello ma ora vinciamo in Europa»

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In caso contrario, tanto vale apprezzare la sincerità di Buffon: «Otto punti da recuperare a una squadra come la Juve sono tanti, forse troppi. Dovremmo perdere tre partite noi, il che ci può anche stare, ma dovrebbero vincere sempre le nostre inseguitrici: sinceramente, non credo sia molto probabile». E bravo Gigi. Che nel frattempo ha ripreso ad allenarsi ma che, in due giorni, non ha ancora disputato una partitella insieme ai compagni. Segnale d'allarme o no, tanto vale aspettare la prossima settimana e prendere atto se il portierone scenderà in campo sabato a Palermo oppure no: Abbiati è lì che aspetta, mentre Chimenti ha preso il volo per Cagliari. Oggi ultima sgambata, prima di una domenica di sosta e della ripresa di lunedì quando il gruppo sarà al completo con il rientro di Emerson e Giannichedda. Cannavaro, nel frattempo, ha ammesso che «il 2005 è stato il miglior anno della mia carriera: siamo stati sempre in testa, abbiamo vinto lo scudetto, sono arrivati giocatori importanti e siamo partiti molto forte anche in questo campionato. Meglio di così, non credo si possa. Io, poi, ho vinto quel tricolore che aspettavo da quando ho cominciato a giocare: in più, non ho patito infortuni e sono riuscito a mantenere una buona continuità di rendimento». Da applausi, a dire il vero. Poi, un paio di giudizi sparsi qua e là: «Ibrahimovic è un talento straordinario che vive il calcio in modo diverso dagli altri, si diverte a cercare il numero ad effetto o a dribblare l'avversario. Magari non ci riesce sempre, ma giocatori come lui e Ronaldo vanno lasciati liberi di inventare. Cassano un problema? Il problema è marcarlo, tutto qui: il resto non esiste». E, infine, un doppio sogno: «Regalatemi Champions League e Mondiali». Hai detto niente: l'appetito, si sa, vien mangiando.

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