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Pronti cinque milioni per il talento barese, ma la Roma prende tempo: ne vuole sette

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Il Real Madrid è pronto a sferrare l'attacco decisivo ad Antonio Cassano. Gli emissari del presidente del club madrileno, Fiorentino Perez, sono pronti a partire verso la Capitale con un robusto assegno al seguito. Cinque milioni di euro. Non un centesimo in più. La Casa Blanca ha rotto gli indugi, ha deciso che sarà questa la cifra massima da investire per l'acquisto della sua punta di scorta. Adesso la parola spetta alla Roma. L'offerta (non formalizzata, perché i colloqui tra le parti hanno già svelato l'effettiva entità della proposta) continua ad esser giudicata non sufficiente. Per l'attaccante barese i dirigenti romanisti avrebbero sperato di arrivare almeno a sette milioni. Ma di tempo dopo le interminabili schermaglie tattiche e dialettiche non ne resta molto e il pericolo che corre adesso il club di Trigoria è quello di tirare troppo la corda, temporeggiando e sperando che nella corsa al cartellino del suo numero diciotto si inserisca nel frattempo qualche altra società. Contrariamente a quanto detto fino a una settimana fa, perdere il giocatore senza incamerare un solo euro è uno smacco che nessuno si sente di correre. Il Real, dal canto suo, non vuole rimandare la conclusione della trattativa, anche perché il rischio di inserimento di altri club esiste e adesso che l'obiettivo per sostituire l'infortunato Raul è stato inquadrato, la dirigenza iberica non vuol cambiare in corsa i piani. I contatti tra le due società si stanno infittendo con il passare delle ore e tutto lascia pensare che al massimo nei primi giorni della prossima settimana Cassano possa firmare con le «merengues». A patto però che la Roma non tergiversi, accetti i cinque milioni dando così il via libera a un'operazione che sta per vivere le sue fasi conclusive. Le prossime ore saranno determinanti per capire se ci sarà la fumata bianca. Stamattina un vertice tra Pradè, Conti e Spalletti contribuirà a fare chiarezza sull'epilogo della situazione. Tornando alle possibili concorrenti, c'è da ribadire che la Juventus rimane un discorso a parte, perché i bianconeri tornerebbero in corsa, se l'affare con il Real dovesse sfumare, soltanto per giugno prossimo. L'Inter intanto rimane defilata a seguire l'evolversi della situazione. Moratti e Facchetti non intendono partecipare ad alcuna asta per un giocatore con cui potrebbero trovare l'accordo tra un mese e un giorno senza esborso alcuno. Anche se Mancini riuscisse a convincere i suoi dirigenti ad acquistare il barese, il club di via Durini non è intenzionato nemmeno ad avvicinare l'offerta di Perez. Cassano è disposto a ridiscutere o addirittura a rinunciare alle pendenze economiche che la Roma ha ancora in sospeso con il giocatore. A parte le mensilità di stipendio arretrate, il vero nodo della questione sembra diventato il milione e cinquecentomila euro relativo ai diritti di immagine che Cassano deve ancora ricevere. Una apertura importante che testimonia la volontà del giocatore di agevolare la prosecuzione della trattativa, ora che Cassano ha capito che la sua avventura romana è giunta al capolinea. Intanto il romeno Chivu alla tv del suo paese Antenna 1, rivela nuovi scenari futuri e lega la sua immagine a quella di capitan Totti. , tv rumena: «Totti ha detto che resterà a Roma solo se resterò anch io. La forza della Roma di quest anno sta anche negli ottimi rapporti tra i compagni — speiga il difensore giallorosso — abbiamo ritrovato uno spirito da grande squadra. Ora siamo un gruppo unito. Le voci che ogni giorno mi danno in un'altra squadra mi infastidiscono, io penso solo a far bene con questa maglia, il mio contratto scade nel 2008 e vi garantisco che almeno fino a quella data sarò un giocatore della Roma». Oggi intanto la Roma riprenderà gli allenamenti e al «Fulvio Bernardini» fresco di leasing è atteso anche lui. Dopo gli otto giorni di riposo, Luciano Spalletti ha programmato una doppia seduta di lavoro per tutti, ad eccezione di Mancini, Cufrè (per loro il rientro in Italia dalle vacanze sudamericane è fissa

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