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di MANUELE BAIOCCHINI NUOVI guai in vista per Di Canio.

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Il codice disciplinare dell'organo internazionale è già molto severo sugli episodi di discriminazione razziale e prevede multe salatissime oltre a squalifiche a partire da cinque giornate. La vicenda a questo punto, dopo aver fatto tanto scalpore in Italia, potrebbe varcare addirittura le frontiere ed avere ripercussioni a carattere mondiale. Lo stesso Blatter, presidente Fifa, nei giorni scorsi aveva chiesto sanzioni durissime contro episodi di razzismo, chiedendo squalifiche e radiazioni. Attesa nel frattempo entro la fine dell'anno o al più tardi per i primi giorni di gennaio la chiusura dell'inchiesta avviata dall'ufficio indagini della figc. Di Canio rischia quindi una doppia sanzione, nazionale ed internazionale. A questo punto, sempre più in dubbio la presenza del giocatore al fianco dei suoi tifosi al sit-in di questo pomeriggio. L'idolo della Nord sta pensando se recarsi alle 15, sotto la sede della federcalcio in via Allegri, per protestare insieme alla gente che lo ha sempre incitato e difeso. Di Canio si è anche tutelato legalmente, affidando la difesa al Prof.Consolo per la tutela della «sua onorabilità». Lo stesso avvocato ha sconsigliato al suo assistito di partecipare alla manifestazione: «Eviterei altro clamore perché che potrebbe portare strumentalizzazioni ma ci sono anche delle esigenze d'affetto verso i tifosi che gli sono stati sempre accanto e che potrebbero prevalere. Quello che hanno fatto a lui è inqualificabile. Lo hanno paragonato addirittura al mostro del Circeo». Consolo spiega il modo in cui verrà presentata la difesa: «Stiamo facendo un riepilogo dei siti internet e dei giornali e successivamente partiranno gli atti di citazione. Chi ha sbagliato pagherà. Chiederemo danni morali e d'immagine. L'eventuale risarcimento, verrà girato dal campione del Quarticciolo all'associazione So.Spe, casafamiglia di suor Paola. Intanto Di Canio si è rivolto ad un altro avvocato di Bologna per tutelare la sua libertà d'espressione, cercando di dimostrare che il suo saluto non è lesivo nei confronti di nessuno. La manifestazione di oggi, organizzata dagli Irriducibili, sarà in segno di protesta contro le decisioni delle istituzioni sportive. Lunedì sera Di Canio era sbottato: «È una sentenza politica ingiusta che mi fa venire ancor più voglia di ribellarmi» (pronti anche i ricorsi alla Disciplinare). E ribellione sarà sotto la figc, sede di altre manifestazioni di dissenso del tifo laziale: il 5 agosto 1986, centinaia di sostenitori biancocelesti si riversarono sotto il Palazzo per contestare contro la condanna in primo grado alla retrocessione in serie C per la Lazio di Bocchi-Calleri, da tutti ricordata come la Lazio dei meno nove. L'11 maggio del 2000, partiva da via Allegri un corteo accompagnato dai cori «Se scudetto non sarà bruceremo la città», a causa delle sviste arbitrali che stavano portando lo scudetto verso Torino, sponda bianconera.

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