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Coppa Italia, Fiorentina-Juve sospesa per incidenti e poi ripresa

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Bojinov e Pazzini illudono i viola, poi i gol di Pessotto e Mutu

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Fiorentini e juventini, senza discussione né distinzione di fede calcistica. Dopo un paio di minuti della ripresa, con la Fiorentina in vantaggio per 1-0, l'arbitro Palanca ha infatti fermato il gioco perché il terreno di gioco era stato invaso dall'odore acre dei fumogeni lanciati dalle forze dell'ordine per impedire che le due fazioni entrassero in contatto. Gente che non ha probabilmente visto granché dell'incontro, visto che il tutto è avvenuto fuori dallo stadio. Gente che non aspettava altro se non il momento per incontrare vecchi nemici e regolare conti in sospeso risalenti a chissà quando e per chissà quali stupidi, futili, motivi. Inutile girare intorno alla questione: il calcio è malato, malatissimo, praticamente in coma. Non servono più tante parole, ma solo fatti: i delinquenti vanno messi in galera. Possibilmente per un lungo periodo. Detto questo, ci sarebbe anche da parlare di una partita che finirà in pareggio (2-2, Bojinov, Pazzini, Pessotto e Mutu) e che proietta la Juve ai quarti di finale di Coppa Italia. La seconda puntata arriverà subito, ovvero domenica e questa volta in campionato: quando scenderanno in campo dal primo minuto anche i grossi calibri, da Toni a Ibrahimovic e Trezeguet. Sperando che i teppisti se ne stiano a casa. Quella di ieri sera era soprattutto la partita del ritorno in campo di Gigi Buffon, assente dai campo di gioco dal 14 agosto: maglietta bianca, capelli raccolti nel solito cerchietto, il portiere della Juve e della Nazionale toccava il suo primo pallone dopo una manciata di minuti smanacciando fuori area un calcio d'angolo proveniente dalla sinistra. Era una Juve che presentava Blasi esterno destro di difesa e Balzaretti sulla linea dei centrocampisti, mentre Pessotto stazionava a sinistra e Vieira prendeva possesso del centrocampo. Dall'altra parte era Montolivo a creare gioco, con Maggio da un lato e Jorgensen dall'altro a spingere appena possibile. Bojinov non si faceva pregare e provava il tiro due volte in un amen, ma la prima palla-gol era per la Signora: Balzaretti, intraprendente nonostante giocasse a destra lui che è mancino puro, metteva in mezzo un bel pallone sul quale però Ujfalusi anticipava Del Piero. Una punizione velenosa di Mutu ben respinta da Frey, poi erano i viola a spaventare davvero Buffon: Jorgensen rubava palla a Thuram, ma il colpo di testa di Pazzini finiva a lato di poco. Partita viva e partita vera: traversa di Zalayeta con Frey battuto, poi il vantaggio dei padroni di casa frutto di un'invenzione sulla destra dell'accoppiata Maggio-Ujfalusi. Il cross di quest'ultimo veniva controllato da Bojinov che, lasciato forse un po' troppo solo in mezzo all'area, batteva imparabilmente Buffon. Il bulgaro ci prendeva gusto e appena dopo, su punizione, scheggiava la traversa: impressionante la facilità di calcio dell'ex leccese. La Juve si era nel frattempo un po' spenta, anche se Vieira provava a dare una piccola sveglia ai suoi con un tiro dal limite deviato in angolo da Frey. Poi, l'interruzione di inizio ripresa, il raddoppio di Pazzini, il gol di Pessotto, quello annullato per fuorigioco a Ibrahimovic, il pareggio fortunoso di Mutu. Tutto molto triste, comunque.

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