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Recalcati «Loro troppo forti sotto canestro»

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Lui è fatto così. Per la sua squadra, che sia il club o la Nazionale, da tutto, anche di più. «Io gioco a basket — dice dopo essersi tranquillizzato — perchè mi diverto e non mi va di perdere, meno che mai quando difendo i colori dell'Italia. Sapevamo che la Croazia aveva tanti centimetri più di noi ma sono anche convinto che questa partita avremmo potuto vincerla. Bastava mettere di nuovo il naso avanti nell'ultimo periodo e loro sarebbero crollati». Poz ha poi parole di apprezzamento per tutta la squadra. «Questo gruppo, e non parlo solo di noi dodici ma anche di tutti quelli che negli ultimi anni hanno condiviso la maglia azzurra, ha dato tantissimo. È stato vinto un bronzo all'Europeo di Svezia ed un argento alle Olimpiadi. Abbiamo tenuto alto il nome del basket italiano». Poi una considerazione lucida. «Questo gruppo ha bisogno di un pò di ricambio, di linfa nuova». Pozzecco ci sarà in futuro? «Non lo so. Ora devo fermarmi a riflettere e poi parlerò con Recalcati». Il ct analizza i motivi della sconfitta. «Ci abbiamo provato fino alla fine ma siamo stati deficitari nel tiro da tre punti. Loro in area erano insuperabili con i loro chili ed i loro centimetri e per vincere avremmo avuto bisogno del tiro da fuori. La Croazia ha catturato 40 rimbalzi, noi 20. Credo che questa cifra parli da sola». Recalcati spiega poi l'utilizzo a singhiozzo di Pozzecco. «Conosco i pregi ed i difetti di Gianmarco. Mi ha dato ciò che mi aspettavo, anche perchè non era al massimo della condizione per un infortunio che lo ha limitato». E Bulleri? «Il suo — è il laconico commento — non è stato un grande Europeo». F. Fab.

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