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L'«EX» IAQUINTA

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«Grazie a Luciano se sono arrivato è tutto merito suo»

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Il tecnico giallorosso ha lasciato Udine con tutto il suo staff in Champions League per approdare alla Roma, comunque europea, ma i suoi ragazzi bianconeri non l'hanno ancora del tutto dimenticato. A parlare di lui, alla vigilia di una gara importante per entrambe le squadre, è Vincenzo Iaquinta: «C'è ancora un buonissimo rapporto con Spalletti — spiega l'attaccante — siamo rimasti in contatto telefonicamente. Cosa gli dirò domani? Lo saluterò». Ma per Iaquinta, che sorride soddisfatto dopo la parentesi Nazionale, il tecnico della Roma è qualcosa di più: in tre anni di lavoro ha trasformato un giocatore dal talento notevole e dalle potenzialità altissime, ma ancora inespresse negli appuntamenti che contavano, in quello da maglia azzurra. «Mi ha insegnato tanto — spiega Vincenzo — buona parte del merito, se sono arrivato dove sono, è sua. Mi ha sbloccato mentalmente, allenato bene sul campo, anche facendomi lavorare singolarmente, e gli sarò grato sempre per quello che ha fatto per me». E questa volta, per la prima volta, Iaquinta dovrà usare le sue armi contro Spalletti e la sua Roma. «Sarà una gara durissima, di fronte avremo una squadra di qualità e di sicuro mister Spalletti ne ha aggiunta dal punto di vista tattico. La Roma potrà lottare per i primi posti della classifica, ma noi non dovremo avere paura di scendere all'Olimpico e di giocarci la partita». Accanto a sé il numero 9 bianconero dovrebbe ritrovarsi, confermato, Di Natale, ma Cosmi potrebbe decidere anche di ributtare nella mischia Di Michele, che ha completamente recuperato da un infortunio alla caviglia. Quest'ultimo è uno di quelli che a Spalletti è sempre piaciuto, tanto che il tecnico romanista, all'inizio dello scorso campionato, aveva dichiarato: «Ve lo faccio vedere io, Di Michele», dopo averlo fortemente voluto in bianconero. E lo avrebbe accolto volentieri anche a Roma. Per il momento, però, Spalletti se lo potrebbe trovare da avversario. Chi non ci sarà domani all'Olimpico, invece, sono Bertotto e Pinzi. Il primo ha alzato bandiera bianca a causa di un attacco influenzale che lo ha lasciato debilitato, e il secondo, che salterà una specie di derby (mai nascosta la passione del centrocampista per la Lazio), non ha ancora completamente ripreso la forma persa dopo lo stiramento al collaterale del ginocchio. Cosmi dovrebbe riconfermare domani il centrocampo a cinque, con Zenoni e Candela sulle fasce, Vidigal, Obodo e Muntari al centro, mentre nella difesa a tre, Bertotto sarà sostituito da Juarez sulla destra. Natali giocherà da centrale e Felipe a sinistra.

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