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Dopo un buon primo set la squadra di Montali si arrende alla forza di Poltavsky e Abramov

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La Russia ha esibito una prestazione di livello assoluto, garantendosi il diritto a disputare - contro la Spagna - la semifinale più agevole, almeno sulla carta. E anche se, come ricorda il Ct Montali, «la carta non va mai in campo», gli iberici sono certamente un cliente meno ostico di Serbia Montenegro. Dovevamo essere più squadra di loro, aveva detto il tecnico azzurro alla vigilia, e invece la Russia ha vinto perché ha avuto qualcosa in più nei palloni decisivi. Da sottolineare però la prestazione monstre del secondo opposto Poltavsky mentre dall'altra parte della rete Fei e Cisolla sono apparsi un po' in difficoltà. Un grande muro (7 nel set) e un Cisolla incisivo consegnano all'Italia il primo parziale con il punteggio di 25-22. Con la Russia che schiera la diagonale palleggiatore opposto non titolare, il set fila via in equilibrio fino al 10 pari, quando i rqagazzi di Gajic piazzano tre muri consecutivi. Poltavsky, Tetyukhin e Egortchev stoppano due volte Cisolla e una Fei. Ma l'Italia reagisce, Mastrangelo (3 muri nel primo parziale) si vendica su Tetyukhin e, dopo una bella difesa di Corsano, tocca addirittura a Vermiglio attaccare. Il palleggiatore di Treviso cerca e trova le mani russe e fa 14 pari. Poi Cisolla ci porta avanti di uno al secondo time out tecnico con un manifuori da manuale. La nazionale chiude le maglie a muro e in difesa. Un fallo dell'alzatore e un missile di Cisolla fanno fermare il tabellone sul 23-20 per l'Italia. Teniamo bene l'attacco su ricezione e a chiudere il set ci pensa Fox con un diagonale potente e rabbioso. Nonostante il successo l'Italia comincia il secondo set sbagliando qualcosa di troppo in attacco e la Russia prende tre punti di vantaggio: 13-10. Cisolla in battuta ci restituisce la parità, ma Tetyukhin e compagni forzano il servizio mettendo in difficoltà la ricezione italiana. Il muro e gli attacchi in ricostruzione di Poltavsky fanno scappare la Russia sul 20-16. A quel punto Makarov deve solo distribuire il gioco su Egortchev e Abramov per riuscire a riequilibrare la partita: 25-22, un set pari. Il terzo set si pare all'insegna del nervosismo con l'arbitro che richiama i capitani per le continue proteste. Dopo un primo strappo ricucito da Mastrangelo, i Russi vanno di nuovo avanti con il break di Tetyukhin e Egortchev. Sul 17-14 Montali cambia Lasko su Fei e sul 21-17 Paparoni per Cisolla, ma la musica cambia poco: 25-22 Russia e 2-1 con Poltavsky sugli scudi. All'inizio della quarta frazione l'Italia appare molto, molto nervosa ma i ragazzi sono bravi a tenere con grinta e determinazione. Si scuotono e, grazie ad un muro di Mastrangelo e ad un attacco di Fei, si portano 12-9. I russi non cedono, però, di un centimetro e al secondo tie breack tecnico siamo in sostanziale parità. Due ace di Poltavsky scavano il varco che porta i nostri avversari sul 21-19. L'Italia ci prova fino alla fine, anche col doppio cambio (Sintini e Lasko per Vermiglio e Fei) ma l'ennesimo errore in servizio regala alla Russia la gara e il primo posto nel girone. Con la sconfitta di oggi, Vermiglio e compagni dovranno dunque vedersela domani alle ore 21 (diretta su RaiDue) contro quella Serbia Montenegro che a Sidney negò la finale olimpica agli azzurri; ma quella era un'altra Italia.

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