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Sanguinetti fuori a testa alta

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Ha ceduto all'argentino Nalbandian giocando alla pari per tre set

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È quello che ha fatto Davide Sanguinetti di fronte all'argentino David Nalbandian, avversario al quale il nostro giocatore rendeva dieci anni di età e 48 posti in classifica. Sanguinetti ha giocato alla pari per tre set tanto è vero che alla fine del terzo, con Nalbandian in vantaggio per due set a uno, il nostro aveva ancora un bilancio favorevole di 107 punti a 105. È vero che il tennis non è un gioco aritmetico e che si può vincere anche facendo meno punti dell'avversario ma al di là del punteggio c'era il gioco a confermare un grande equilibrio. Purtroppo sul 4 pari del terzo set Sanguinetti ha commesso il primo doppio fallo della sua partita e poco dopo ha sbagliato il primo dritto, un colpo che è sempre stato il suo punto debole ma nel quale ha compiuto progressi quasi incredibili, considerando che si tratta di un giocatore che ha da poco compiuto i 33 anni. Perduto quel servizio e poco dopo il set, Sanguinetti è inevitabilmente crollato nel quarto pagando la fatica accumulata due giorni prima nella drammatica maratona contro Srichaphan. «Sono contento — ha detto alla fine Davide — esco a testa alta dal torneo. Avessi vinto il tie-break del secondo set forse la partita avrebbe potuto avere un'altra storia ma è anche vero che alla fine ero troppo stanco». Sanguinetti ha avuto l'eleganza di non accettare polemiche sulla disputa tra gli altri giocatori italiani e la Federazione e nemmeno sulla sua esclusione dalla squadra e sulla scelta della superficie per l'incontro di Torre del Greco, che rimane — ma questa è una mia personale considerazione — uno degli errori più clamorosi mai commessi nella storia del nostro tennis. L'altra sera hanno tenuto banco le giocatrici con la disputa di due quarti di finale del singolare femminile. Maria Sharapova ha vinto solo di misura contro la connazionale Nadia Petrova e senza giocare il suo miglior tennis al punto che non sarei sorpreso se in semifinale Kim Clijsters la battesse. La Clijsters, che negli ultimi mesi ha probabilmente giocato meglio di tutte, ha recuperato una partita quasi persa contro Venus Williams che era in vantaggio per 6-4, 4-2. Da quel momento, per uno di quei fenomeni che nel tennis si spiegano solo psicologicamente, Venus ha conquistato solo due games contro undici della sua avversaria che ha vinto di misura il secondo set ed ha quindi dominato nel terzo. Il derby francese tra Mary Pierce ed Amelie Mauresmo è stato vinto piuttosto facilmente dalla giocatrice più determinata e sicuramente più in forma. Pare proprio che la Mauresmo sia destinata a chiudere la propria carriera senza ottenere una grande vittoria, mentre la Pierce cerca il suo terzo successo in una prova dello Slam dopo quelli conquistati nel 1995 in Australia e nel 2000 al Roland Garros. Il punteggio (6-4, 6-1) avrebbe potuto essere ancora più netto. La Pierce attende in semifinale la vincitrice dell'incontro tra la Davenport e la Dementieva. Sono convinto che il doppio sia ormai una disciplina destinata a morire. Tuttavia fa ugualmente piacere che alle semifinale del doppio femminile sia giunta qui, in coppia con la russa Dementieva, Flavia Pennetta. Ricordo che l'unica vittoria italiana in questo torneo la dobbiamo a Raffaella Reggi che nel 1986 vinse il misto insieme allo spagnolo Sergio Casal.

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