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Lazio, con Tudor si può sognare

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Se la squadra da analizzare poi è la Lazio, ecco che ci si trova pure al cospetto della predizione più complicata degli ultimi trent'anni vissuti da cronista. Gli interrogativi biancocelesti sono infatti tali e tanti da obbligarci a trattare l'argomento in maniera scrupolosa, perché il rischio di realizzare uno «zero» nel computo finale della schedina laziale è molto alto. Certo, la contestazione al patron Claudio Lotito, il meno amato dei presidenti a nostra memoria, è stata uno dei motivi trainanti degli ultimi giorni, e le sue capacità mostrate lo scorso anno, quando convinse i palazzi del calcio e dell'economia italiana che sì, quei 140 milioni di euro di debiti accumulati potevano essere spalmati in 23 anni, si sono mescolati ai successivi passaggi poco o niente comprensibili nel mondo laziale. Ingratitudine diffusa, commiserando il calcio dei tribunali e valutando disastri che hanno annientato tante città calcisticamente gloriose, da Torino a Genova, dalle Alpi alle Piramidi. Questo calcio sfrenato è un rullo compressore che vorrebbe mortificare pure le memorie e non c'è spazio per quel "si stava meglio quando si stava peggio" di una volta. Scavalcata la paura non ci si accontenta, e si pretende di eguagliare gli aristocratici senza vantarne le stesse possibilità. Meglio un po' d'ottimismo, nonostante la campagna abbonamenti registri il minimo storico, meglio dire che i nostri aquilotti si presentano ancora con un simbolo, Angelo Peruzzi, che ha resistito a molte sirene, prime su tutti quelle giallorosse, e con Delio Rossi che, a conti fatti, dovrebbe rappresentare il valore aggiunto della di un organico di fascia inferiore. Via i nababbi, in particolare il prezioso Giannichedda, il successore di Papadopulo spera molto in un football corsaro, dove soprattutto i centrocampisti Behrami e Mudingayi potrebbero completare il loro boom professionale. E davanti, l'accoppiata Tare-Rocchi possiede le qualità per valorizzare il prescelto 4-4-2 di intese morali e corse furibonde. Tra poco vedremo, mentre la Società in extremis ha ottenuto soddisfazione finanziaria dagli accordi televisivi. Forza, su il sipario, senza sentenze anticipate, aspettando sempre Tudor e qualche altro rinforzo per una collocazione Uefa, oltre ovviamente all'arrivo di un munifico sponsor. Sognare non è reato.

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