Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Presentazione all'Olimpico davanti a 35 mila spettatori

default_image

  • a
  • a
  • a

L'ultima gara senza i tre punti in palio, a soli quattro giorni dall'esordio in campionato, è stata preceduta da un cerimoniale sobrio e privo di grandi eccessi, che ha avuto inizio come previsto alle ore 20.10 ed è proseguito per una ventina di minuti. Ad introdurre la serata, per la prima volta dopo Carlo Zampa, è stato Massimo Caputi, accolto inizialmente da fischi provenienti dalle tribune. Lo speaker ha invitato la parte di pubblico avverso a concentrare le energie per festeggiare la squadra e al presidente Franco Sensi. «Sacrificio e lavoro, fatti e poche parole». Lo slogan invocato da Caputi ha voluto trasmettere le linee guida indicate dalla società per la stagione del riscatto. Presente a scopo coreografico anche un gruppo samba proveniente direttamente dal Brasile, che si è sistemato nel cerchio di centrocampo per garantire un adeguato (ma assordante) sostegno canoro. Ad accompagnare l'ingresso dal sottopassaggio dei giocatori c'erano fuochi pirotecnici provenienti dai settori laterali. In cima alla lista di gradimento della gente romanista, neanche a dirlo, c'è stato Francesco Totti. Per ultimo, anche qui seguendo una liturgia ormai collaudata, è sbucato sotto la tribuna Monte Mario, accolto da un'autentica ovazione. Alle ore 20.20, i 35.000 dell'Olimpico hanno tributato all'idolo di sempre il coro classico: «C'è solo un capitano». Il numero dieci ha salutato la folla: «Ho la Roma sempre nel cuore, questa è una maglia che amerò sempre, per tutta la vita». Dopo Totti è stata la volta di Luciano Spalletti, seguito dal presidente Sensi accompagnato dal capitano. Il tecnico, che ha poi salutato tutto lo stadio con il giro sulla pista di atletica, ha anche detto qualche parola incoraggiante sul futuro: «Adesso ho capito più di prima, questo è veramente il massimo. Siamo uno staff affiatato, sono sicuro che con l'appoggio di questo pubblico ci toglieremo delle soddisfazioni». La madrina Manuela Arcuri ha poi presentato ai tifosi la nuova maglia. Un casto strip per svelare la tenuta dal nuovo design concepita dallo sponsor tecnico. Top five dell'accoglienza. Totti a parte, Montella, Chivu, Kuffour, De Rossi, Cufrè, tutti in rigoroso ordine di applausometro, hanno riscosso una grande acclamazione da parte del pubblico. Discorso a parte per Antonio Cassano. Per lui molti più fischi che approvazioni. Il barese ha risposto applaudendo comunque la gente e sistemandosi con i suoi compagni alla destra della passerella, allestita con le gigantografie dei protagonisti. Al termine altre luminarie e colori giallorossi lungo tutti gli spalti e giro di campo collettivo. Questione sponsor: tra Roma e Mazda imminente il nuovo matrimonio. L'incontro di ieri tra le parti ha in pratica sancito l'accordo per il prossimo anno. L'entità delle cifre è ancora da definire. Comunque a Reggio Calabria, domenica prossima, la squadra scenderà in campo senza il logo dell'azienda automobilistica per l'impossibilità di predisporre la stampa. Brevi cenni di mercato. L'incontro tra Pradè e Pretti per Tommasi ha fatto registrare passi avanti, e venerdì ci sarà l'annuncio del rinnovo. Ferrari a Liverpool è ormai cosa fatta. Ieri lui e il suo agente Corci hanno concluso l'accordo con l'Everton. Per il portiere sempre più corsa a due tra Scarpi e Taibi. Decisione nelle prossime ore.

Dai blog