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Ai mondiali di Helsinki delude anche il velocista reatino: eliminato nei quarti dei 200 metri

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Ma certo che di inesperienza Andrew Howe ne ha mostrata tanta quando ieri mattina, ha tirato i remi in barca, dieci metri prima del traguardo di quel quarto di finale che gli avrebbe potuto spalancare le porte nel gotha mondiale della specialità. Con un po' di cattiveria in più si sarebbero potuti limare quegli otto centesimi, buoni per l'ultimo tempo di ripescaggio a quella semifinale mondiale tanto agognata. Per essere protagonista in una vetrina mondiale assoluta, ci vuole di più di quel modesto 21.19 seppur viziato da un vento contrario (-1.1) che ha spento i motori all'aviere reatino abbastanza deluso: «Non capisco cosa sia successo — ha detto l'azzurro subito dopo l'arrivo — mi sentivo bene, ma quando sono uscito sul rettilineo il vento mi ha spinto indietro. Ho cercato di raggiungere gli altri ma ormai erano scappati via, mi sono demoralizzato, gli ultimi metri li ho fatti per inerzia». Benedetta Ceccarelli e Monika Niederstaetter hanno invece staccato il biglietto per le semifinali dei 400 ostacoli femminili. La Ceccarelli è stata molto convincente nella sua serie, chiusa al secondo posto con l'ottimo tempo di 56 secondi netti, ed ha controllato a distanza una delle favorite per le medaglie, la polacca Jesien. Nessun problema neppure per la forestale Niederstaetter, che è giunta terza nella serie conclusiva in 57.18. Stasera le due azzurre lotteranno per un posto al sole con la consapevolezza che l'accesso alla finale sarà molto difficile. Dalla pedana del triplo è arrivata l'eliminazione di Paolo Camossi, disturbato non poco da un vento instabile che lo ha fermato a 16,23. Parlare di sfortuna per Ester Balassini è un dovere. La primatista italiana è uscita prematuramente di scena dopo aver rimediato al primo lancio una scivolata (nella pedana bagnata) che le ha provocato un infortunio al ginocchio. Inutili gli altri due tentativi, il dolore era troppo forte e così la portacolori delle Fiamme Gialle ha dovuto abbandonare pur vantando alla vigilia la settima misura mondiale mentre Clarissa Claretti con 68,21 è riuscita ad essere ripescata fra le prime dodici che lotteranno per le medaglie. Rimane encomiabile il comportamento di Andrea Barberi e poco importa che abbia corso la semifinale dei 400 in 47.10. Resta il fatto che il finanziere ha ottenuto in batteria il primato personale (45.70) a testimonianza di una perfetta programmazione agonistica. Al penultimo salto la giovane statunitense Tianna Madison che pure aveva ben impressionato nelle qualificazioni, con il nuovo personale di 6.89 ha soffiato l'oro alla russa Tatyana Kotova (6.79), bronzo all'argento dell'eptathlon la francese Eunice Barber (6.76). La campionessa olimpica di Atene, Tonique Williams-Darling si è riconfermata sul trono dei 400 con 49.55 beffando la capolista stagionale Sanya Richards (49.74) con la messicana Ana Guevara al bronzo (49.81). Parla ancora americano il decathlon iridato con Bryan Clay (8732 punti) che ha soffiato l'oro al più quotato Roman Sebrle (8521 punti) campione olimpico e unico atleta al mondo ad avere superato la barriera dei 9 mila punti. Per gli azzurri le speranze odierne sono riposte su Giuseppe Gibilisco. L'astista ci ha abituato ai miracoli e difenderà a denti stretti l'oro conquistato due anni fa a Parigi. Esordio per il giovane Maurizio Bobbato nelle batterie degli 800 mentre l'americano Gatlin andrà a caccia del bis nella finale dei 200.

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