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Perugia vuole la A «Noi siamo retrocessi per un cavallo»

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Una speranza, questa, che lo stesso sindaco del capoluogo umbro, Renato Locchi, dice di coltivare, in attesa dei «verdetti dei tribunali», e che persino Rifondazione comunista rilancia, chiamando a raccolta le istituzioni per «non lasciare solo» il club di Alessandro Gaucci. Lui, il giovane presidente biancorosso, anche se spera che qualcosa di positivo possa ancora succedere, non vuole farsi troppe illusioni. «Abbiamo passato la scorsa estate ad aspettare notizie da un giorno all' altro, che poi non sono arrivate — dice Gaucci — e quindi resteremo alla finestra e molto vigili, nel caso vi fossero stati degli illeciti. Tutti ricordiamo che il Perugia è stato retrocesso 12 anni fa per un cavallo, mentre da quanto stiamo leggendo in questi giorni, ora si parla di ben altro». Intanto si avvicina il cambio al timone della squadra. Già nelle prossime ore dovrebbe esserci l' annuncio del nuovo allenatore, al posto di Stefano Colantuono, al quale il Perugia ha concesso la rescissione del contratto, che sarebbe scaduto il 30 giugno del 2007. Sulla base delle indiscrezioni, il nuovo tecnico dovrebbe essere Paolo Indiani, che nelle ultime due stagioni ha guidato la Massese, vincendo i campionati di serie D e C2. L' ufficializzazione è stata rimandata a causa degli impegni odierni dello stesso Gaucci, impegnato nella risoluzione di numerose comproprietà: Obodo con la Fiorentina, Terra con il Catania, Pagliuca e Diliso con il Verona, Gatti con il Napoli, Berrettoni con la Lazio, Muntasser con la Triestina, Bisello Ragno con la Fermana, Mariano Stendardo con l' Atalanta, Pero Nullo con la Carrarese, Maschio con il Benevento e Genevier con l' Acireale.

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