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Fiorentina, vicino il divorzio con «soldatino» Di Livio

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Ieri mattina il «Soldatino», accompagnato dal manager Giulio Dini, si è incontrato con Pantaleo Corvino, per definire il proprio futuro. La società toscana non ha accolto la proposta del centrocampista romano che ha chiesto di poter giocare ancora una stagione nonostante le sue 39 primavere. Ma Di Livio non viene più ritenuto un elemento in grado di far parte della rosa viola del prossimo anno. La Fiorentina, inoltre, non ha offerto all'ex capitano un ruolo di prestigio in società: quindi, non nello staff della prima squadra, come lo stesso giocatore sperava se non gli fosse stata data la possibilità di giocare ancora. A Di Livio, infatti, è stato proposto un ruolo - non si sa ancora bene quale - all'interno del settore giovanile. Una possibilità questa che, conoscendo l'orgoglio e la grinta di Di Livio, non sarà presa in grande considerazione. Come detto, Angelo Di Livio, se proprio dovesse scegliere di appendere le scarpe al chiodo, vorrebbe continuare a far parte del progetto prima squadra. Ipotesi che, dopo l'incontro di ieri, sembra sfumata. Il futuro del probabile ex viola è in queste parole del suo procuratore Giulio Dini: «Offerte da altre squadre? Qualcuna. Adesso, però, lasciamo tranquillo Angelo: lui deve prendere in serie considerazione la proposta dei viola e chiedere a se stesso che cosa intenda fare. Se si sente ancora giocatore - continua Dini - come hanno dimostrato le ultime giornate di campionato, occorre avere rispetto della sua esigenza e della sua volontà. Se ha intenzione di smettere, sicuramente meriterebbe un ruolo ben più importante all'interno della Fiorentina che lui ama».

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