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di LUIGI SALOMONE STREGATI da Le Guen.

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Anche il francese è stuzzicato dall'idea di confrontarsi con il campionato italiano per tentare la ricostruzione di una ex grande come la Lazio. Però c'è il problema dell'ingaggio a ricordare che portarlo a Roma non sarà facile. Le Guen chiede intorno al milione di euro a stagione, il presidente biancoceleste è pronto ad alzare di qualcosa l'offerta presentata a Delio Rossi (500.000 euro), può arrivare a 650.000 ma oltre è difficile andare senza creare problema all'accordo con l'Agenzia dell'Entrate che prevede un budget limitato e ingaggi ristretti entro una certa cifra. Tant'è Lotito ci ha provato e ora spera di centrare il colpo dell'estate. Le Guen il 10 maggio ha lasciato Lione dopo tre campionati trionfali e tre scudetti. Ha lanciato giovani come Juninho, Abidal, Essien, Molouda, Diarra e Ben Arfa, tutti lasciati in eredità alla società francese. E questa caratteristica coincide esattamente con quello che Lotito chiede al nuovo allenatore della Lazio. Il francese, difensore centrale di livello di Nantes e Paris St Germain, ha un grande carisma e quella signorilità che nel calcio non guasta mai. Porterebbe alla Lazio anche il suo vice Yves Colleau che lo ha assistito sia a Rennes fino al 2001 che poi nella splendida avventura con il Lione portato nei quarti di finale dell'ultima edizione della Champions League. Mezza Europa è sulle sue tracce, recentemente ha rifiutato un'offerta milionaria del Fenerbache. L'ultima squadra in lizza è l'Olympiakos ma ha grandi estimatori che lo vorrebbero portare in Portogallo. Per ora tentenna e il presidente della Lazio lo ha invitato a Roma per un primo colloquio. Ma la differenza economica sembra abissale ma entro domani Le Guen darà la sua risposta defitiniva. In ogni caso Lotito ha fissato nella giornata di venerdì il giorno giusto per presentare l'organigramma. Entro 72 ore si conoscerà il nome del tecnico con Delio Rossi ancora favorito se Le Guen non sposerà l'avventura romana. Tramontata la candidatura di Colantuono, bocciato Arrigoni resta proprio il tecnico dell'Atalanta il più accreditato a sedersi il prossimo anno sulla panchina laziale. Intanto si muove il mercato. Christian Brocchi, a Radio Italia Network ha detto che «è arrivato il momento giusto per salutare il Milan con una stretta di mano. Quando un giocatore gioca, sta bene e la partita dopo si ritrova fuori, diventa difficile. Uno riesce a sopportare, ma poi il desiderio di giocare diventa una cosa continua. Dove andrò? In un posto dove sarei un giocatore importante, non ha importanza dove». La Lazio che aveva inseguito il giocatore anche la scorsa estate spera anche se in corsa ci sono anche Parma e Sampdoria. Brocchi potrebbe entrare nell'affare Oddo, ormai vicino al passaggio al Milan. Il tornante e il giovane Donati, quest'anno tra i migliori centrocampisti del campionato per rendimento, sarebbero i rinforzi ideali per un reparto mediano che ha già perso Giannichedda e i gemelli Filippini. Si segue anche De Ascentis del Torino e Giacomo Tedesco della Reggina. Inoltre si farà sicuramente qualche affare con il Chievo visto che deve essere ancora risolta la posizione di Baronio, di proprietà della Lazio. Ma qualsiasi mossa di mercato deve attendere l'annuncio del nuovo organigramma: prima direttore sportivo e allenatore, poi la squadra anche se il tempo stringe e i tifosi cominciano ad essere preoccupati.

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