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Un jet a cielo aperto

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La nostra idea è partita proprio da questo, da un sogno, uno dei tanti che tutti abbiamo nel cassetto e che, ahinoi, ben pochi si possono permettere. Siamo andati così nella sede storica della Mercedes a Roma in via Salaria ed abbiamo potuto provare una roadster davvero unica nel suo genere, la SL 55 AMG. Se avete lo stesso sogno nel cassetto ed una discreta disponibilità economica nel «salvadanaio», bastano (si fa per dire…) un anticipo di 28.400 euro, 35 «comode» rate da 1.890 ed un riscatto finale di 48.849 con formula di pagamento Super Light Lease comprensiva di sconto dell'8,5% sul prezzo di listino, per portarvela a casa… Fatto questo passo, avrete per le mani una delle poche GT dalla doppia personalità, un po' il dottor Jekyll e mister Hyde delle sportive di lusso, un auto capace di assicurarvi andature «aristocratiche» nel massimo comfort nelle lunghe trasferte autostradali ed un attimo dopo trasformarsi in una muscolosa «bruciasemafori» quando si scatenano tutti i cinquecento cavalli che custodisce gelosamente sotto il chilometrico cofano. In più rispetto alle comuni supersportive ha quel tettino rigido ripiegabile che la trasforma in un attimo (meno di venti secondi) da spider dello «sceicco bianco» a coupè cattivissima del «corsaro nero». A parte gli scherzi, il fascino che emana da ogni nervatura della carrozzeria è innegabile e come tutte le sportive alto di gamma Mercedes che l'hanno preceduta, anche questa è in grado di stupire per classe, eleganza e contenuti tecnici. A partire ovviamente dal propulsore V8 di 5439 cc, che quasi fatica ad entrare nell'enorme bocca sotto al cofano, che eroga la bellezza di 500 cavalli al regime massimo di 6100 giri/min. e si avvale di una coppia motrice a dir poco esagerata (da rimorchiatore), 700 Nm disponibili già a 2750 giri/min.. Tutto questo ben di Dio è gestito da un'elettronica ultra sofisticata che rende possibile l'utilizzo dell'auto non solo ai così detti piloti con «manico» ma anche agli utenti normali. Per chi volesse eccedere poi, oltre alla versione standard limitata elettronicamente per non superare i 250 orari, esiste la variante Performance che sfiora i 300 km/h ed è venduta al prezzo di 153.000 euro rispetto ai 140.000 della base (ovviamente bastano una manciata di accessori in optional indispensabili su auto di questo livello da far schizzare i prezzi ben più in alto). Comunque, chi non fosse interessato a sensazioni da caccia supersonico (da provare rigorosamente in pista previo straccio della patente immediato…), si può accontentare di volare un po' più basso e sentire la «botta» dell'accelerazione da 0 a 100 km/h in poco più di 4 secondi. Il cambio è automatico a cinque rapporti, anch'esso gestito dall'elettronica e adatto anche alla guida sportiva più esasperata. Al giro di chiave, il sound che esce dal cofano ed invade l'abitacolo è musica per le nostre orecchie, un latrato sordo che difficilmente scorderemo, facciamo qualche chilometro ad andatura aristocratica per prendere confidenza ed apprezzare le ottime doti di comfort anche a tetto aperto che offre. Quello che ci colpisce subito è l'estrema maneggevolezza che assicura nonostante il peso non certo da farfallina e la confidenza che offre da subito al pilota. Non si avverte il benché minimo rollio e lo sterzo appare sempre molto diretto. Anche spingendo a fondo le sensazioni non cambiano, è incollata all'asfalto ed anche se si avverte una certa fatica della struttura con tetto pieghevole a scaricare a terra senza scomporsi tanti cavalli, l'azione è sempre pienamente gestibile e gratificante. Il V8 sovralimentato poi tira come un ossesso a qualunque numero di giri e nei sorpassi sembra quasi di essere catapultati nell'iperspazio, tanto poderosa è la spinta. Insomma una sportiva in abiti eleganti che riesce a nascondere le sue prestazioni, fondendo classe, comfort e cattiveria in pari misura.

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