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di FABRIZIO FABBRI VINCE la Climamio, 62-63, al termine di un'incredibile rimonta che le consegna la finale.

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Perchè il falloso Bagaric, quello che aveva spedito ko Van den Spiegel con una testata, può andare tranquillamente sotto la sua curva e poi addirittura a ridosso del parterre per abbracciare il connazionale Radja. Viva questa gente, che ha fame di basket e vuole che la società, ripresasi dall'amarezza, le costruisca una squadra che sappia in un prossimo futuro scacciare via la maledizione Fortitudo, visto che per il quarto anno consecutivo è la formazione bolognese a cacciarla fuori dai playoff. L'inizio di Roma è stato segnato dal nervosismo. La scimmia che s'era appollaiata sulla spalla della squadra di Pesic nella seconda parte della partita di Bologna è sembrata restare li avvinghiata rendendo difficile ogni iniziativa. Invece la Climamio ha aperto più sciolta, spinta da un quintetto inedito con Rombaldoini in regia, Basile e Mancinelli a completare la batteria delle guardie e Rancik e Lorbek sotto le plance. Due lunghi mobili, dunque, mossa che ha costretto Pesic a richiamare di corsa Helliwell in panchina per dare spazio a Tonolli. 0-4 per la Effe scudata, proprio con due tocchi dei più alti di Repesa, prima che Righetti violasse da tre punti per la prima volta la retina ospite. Il primo tempo è sembrato più una partita da catenaccio calcistico che di basket, chiusasi sul 13-9 per Roma per due recuperi nel finale di Sconochini e Barton. La Virtus ha allora cominciato a macinare gioco. 20-13 grazie ad Hawkisn che s'è caricato la squadra sulle spalle. Anche Righetti ha trovato una fiammata importante ed è stato Edney, finalmente libero di correre ad andare a segno per il + 14 (27-13). Nel momento in cui la squadra di Pesic ha avuto la possibilità di correre è apparsa irresistibile. Perchè la Effe non ha potuto schierare la sua zona e le volte che l'ha fatto ha trovato giocatori capaci di insaccare. 32-23 al 20', quindi il momento migliore. Edney ha ingranato la quarta e ne ha giovato Hawkins. il torello di Washinton con 12 punti personali ha dato il + 19, 49-30 al 6'20" del terzo periodo. Ma la Fortitudo ha sotto le maglie un cuore grande che non smette di battere. Con Basile in difficoltà ci ha pensato Smodis a fare il leone. E la sua foga ha trascinato anche Belinelli. 49-39 al 30' e poi il lento riavvicinarsi. Le gambe di Roma hanno cominciato a tremare ed il braccino s'è fatto corto. Troppi errori da una parte e tante, tantissime cose fatte bene dall'altra. Sorpasso a 2'07" dal termine con Douglas e -3 per mano di Bagaric. Barton ha avuto la forza di impattare sul 62-62 ma Basile, dopo una partita con più luci che ombre ha insaccato da tre il 58-61, Subito a segno Edney e replica di Rancik. Poi tiro della disperazione di Giachetti che ha subito fallo. Tre liberi per il ragazzino toscano ed il suo errore è stato fatale. Vittoria Fortitudo e Roma a casa. «Ripartiamo da Pesic, anche se c'è tanta amarezza. Per la gente e per i ragazzi. Ma faremo di tutto per cercare di fare una squadra ancora più competitiva. Lo sport è questo e noi accettiamo il risultato». Parole di Claudio Toti. E da oggi la Virtus guarda al futuro.

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