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Grido d'allarme Snai: «Salviamo la rete»Mercoledì primo giorno di sciopero. Chiuse 1.600 agenzie: danno da 10 milioni

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Non solo per il mancato rinnovo della concessione per la raccolta delle scommesse sportive e ippiche. Ma soprattutto per la volontà espressa dall'Amministrazione autonoma dei monopoli di stato (Aams) di riordinare il comparto dell'accettazione delle scommesse con la sostituzione dell'attuale rete di raccolta con una nuova rete composta da oltre 4.500 nuovi punti. La prima risposta della Snai è un pacchetto di 15 giornate di sciopero, la prima delle quali mercoledì prossimo: 1.600 agenzie (tra sportive e ippiche) dunque il primo giugno resteranno chiuse, e il danno stimato si aggira sui dieci milioni di euro. «Ma se non saremo convocati e non ci sarà il rinnovo della concessione ci saranno altri scioperi e siamo pronti anche ad adire le vie legali» è la minaccia del presidente Snai Francesco Ginestra. «Ma speriamo di non arrivare a tanto - prosegue - quello che chiediamo è un incontro urgente per confrontarci su eventuali piani di riordino al fine di tutelare gli interessi della categoria». Dopo aver adempiuto a tutti gli obblighi richiesti per la proroga della convezione di altri sei anni il sindacato è da tempo in «attesa tranquilla e composta». «Era previsto nel vecchio accordo - spiega il presidente - Fino al 2011 ci siamo esposti anche con le banche. A questo punto abbiamo una montagna di debiti certi e un'attività sempre più incerta». Nell'ottobre del 2003 gli attuali operatori avevano sottoscritto un accordo con l'Aams impegnandosi a onorare fino al 2011 i debiti accumulati negli anni precedenti.

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