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di LUIGI SALOMONE QUARANTA MINUTI di confronto a Formello tra la squadra e Papadopulo ...

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La terza sconfitta consecutiva arrivata dopo un'altra prestazione modesta, ha spinto il tecnico e i giocatori ad una riflessione generale. A margine, naturalmente, la querelle con Di Canio dopo la sostituzione contro l'Udinese. Tutto chiarito per il momento perché deve prevalere la ragion di stato che poi è la salvezza della Lazio. Il faccia a faccia ha partorito il patto di ferro per guadagnare i punti che mancano per poter cominciare a pensare al futuro. Sembra, infatti, che molti giocatori abbiano staccato la spina dopo la doppia trasferta di Bologna e Cagliari dalle quali la squadra era tornata con quattro punti pesantissimi. E invece il black-out successivo oltre ad aver fatto svanire i sogni europei ha contribuito al ritorno della paura per una classifica non ancora rassicurante. Ma veniamo al silenzio con i mass-media deciso dopo la scelta della Roma che aveva adottato la stessa linea. Fin troppo chiaro l'obiettivo: tenere basso il profilo di una partita ricca di insidie che potrebbe scatenare i soliti esagitati da una parte e dall'altra soprattutto se non dovesse uscire l'atteso pareggio che farebbe comodo a tutti. Quindi, meglio evitare di parlare, di caricare troppo l'ambiente dopo la sospensione dell'anno scorso e le nuove regole di tolleranza zero per la violenza dei tifosi. Giusto così per non esasperare gli animi e arrivare sereni alle 15 di domenica quando ci sarà il calcio di inizio in uno stadio che si annuncia tutt'altro che pieno. Ieri il presidente Lotito a Milano per il consiglio di Lega ha fatto lo scaramantico «Io non faccio pronostici, purtroppo il risultato lo fa il campo. Questa sfida può essere la soluzione ai problemi di classifica di entrambe le squadre che potrebbero avere una posizione migliore. Mi auguro che sia un derby basato sulla lealtà sportiva e su quella della tifoserie. Spero che sia una festa della città. Se è decisivo? No, ci sono ancora tre partite, il campionato non si decide domenica». Quasi si volesse continuare ad allentare le tensioni per il secondo derby della stagione importante per la posizione in classifica delle due squadre. Intanto la squadra dopo il lungo confronto ha ripreso la preparazione. Papadopulo deve ricostruire il morale della sua truppa dopo le tre battute a vuoto degli ultimi venti giorni. Intanto l'infermeria si è svuotata, è rimasto il solo Fernando Couto a lavorare a parte. Gli altri stanno smaltendo i piccoli acciacchi domenicali e consentiranno all'allenatore di poter scegliere gli undici uomini da mandare in campo. In difesa pochi dubbi: davanti a Peruzzi agirà il quartetto Oddo-Siviglia-Giannichedda-Zauri. La coppia d'attacco sarà la stessa del derby d'andata, ossia Di Canio-Rocchi mentre in mezzo al campo c'è un ballottaggio tra Emanuele Filippini e Dabo con il gemello bresciano in pole-position. Stasera tutti davanti alla tv a studiare gli avversari di domenica per regalarsi un fantastico bis.

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