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Conti e la classifica «Vogliamo vincere ma un pari va bene»

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«Penso unicamente alla situazione attuale: ora siamo attesi da dieci giorni impegnativi, tra Parma, coppa Italia e derby. Non mi interessa discutere della prossima stagione e anche la squadra sa perfettamente che del progetto a venire se ne occuperà la Società a fine anno. Non siamo ancora tranquilli, ma non è il caso di fare i conti e i pronostici sulle altre. Dobbiamo evitare di fare la corsa sulle nostre avversarie, ma affidarci solo su noi stessi. Abbiamo i mezzi per tirarci fuori da questa fase delicata». I dieci giorni della verità non spaventano l'allenatore, che sarà costretto ad affrontarli con un organico ridotto all'osso. «Ci sono ancora problemi di indisponibili e squalifiche, ma viviamo la vigilia di questi appuntamenti partita per partita, passo per passo. Soltanto i risultati potranno aiutarci a giocare con maggiore tranquillità». Nella lista di convocati con diciotto elementi contati, ci sono anche Dacourt e Chivu. «Dopo la gara col Brescia c'era grande preoccupazione per le loro condizioni fisiche. Per fortuna siamo riusciti a recuperarli entrambi: devo ringraziare tutti i miei uomini, che hanno superato gli acciacchi con una grande disponibilità. Nessuno si è tirato indietro. In Emilia per la Roma sarà vietato perdere. «Andremo al Tardini cercando di impostare la partita, anche se non disdegneremmo certamente un pari. Loro vorranno vincere, anche perché domenica 15 maggio saranno di scena a Torino con la Juventus. Sappiamo che tipo di ambiente ci aspetta». Il pericolo pubblico numero uno è lo scatenato Gilardino del girone di ritorno. «Premetto che il Parma non è solo lui e devo fare i miei complimenti a Carmignani, che ha saputo risollevare una squadra in crisi. Ritengo Gilardino un attaccante maturo e completo. È rapido e potente, protegge bene la palla ed è costantemente pericoloso in area. Dovremo seguirlo con anticipi e raddoppi. Per limitarlo, sarà fondamentale non concedersi distrazioni. Senza dimenticare un'attenzione particolare a Bresciano e Morfeo». La fase di appannamento di Montella continua: il bomber giallorosso è lo specchio fedele di un attacco che si è impantanato. «E' inutile negare che sta attraversando un periodo sfortunato. Ma pali e rigori sbagliati fanno parte del gioco. A volte gli attaccanti vivono momenti del genere. Vincenzo ha sempre fatto gol e continua a fornire sempre garanzie». Si torna su Curci e l'argomento dei giovani. «Spesso si hanno delle remore a inserire in squadra elementi con scarsa esperienza. Gianluca sta dimostrando di assorbire con calma e personalità le pressioni. Per l'anno prossimo credo che avrà bisogno di persone in grado di aiutarlo a crescere. I giovani vanno gestiti in maniera estremamente oculata: basti considerare il rendimento di De Rossi». Le voci sul prossimo allenatore vanno di pari passo con la variabile Cassano. Taglia corto, Conti, non ravvisando alcun problema di convivenza. «Non credo che Antonio sia ingestibile. Molti allenatori vorrebbero allenare un giocatore così». Al suo fianco mancherà per la terza volta consecutiva Totti. Il tecnico non è fiducioso su una eventuale grazia della Caf: «Non sono molto ottimista, almeno considerando il giudizio che recentemente ha riguardato Ibrahimovic. E' un vero peccato, però, che Francesco non possa rendersi utile alla causa: è in forma e si sta allenando in modo scrupoloso». Nessuna anticipazione, come di consueto, sulla formazione, anche se sembra più che probabile il 4-4-2. Con Panucci, Ferrari, Chivu e Cufrè davanti a Curci e un centrocampo che prevede l'esordio di Virga dal primo minuto, in linea mediana affiancato all'accoppiata Perrotta - Dacourt e con Mancini sulla opposta corsia di destra. Meno ipotizzabile il 3-5-2, con l'inserimento di Mexes in difesa e l'avanzamento di Cufrè a centrocampo. Il francese giocherà mercoledì in coppa Italia per avvicendare lo squalificato Ferrari, al quale Conti concederà ancora fiducia.

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