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F1: LIBERE DEL GP SI SPAGNA

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Schumacher solo quarto «Siamo ancora troppo lenti»

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Dobbiamo analizzare i dati, la sequenza dei tempi, ma la situazione realmente non sembra buona». C'è un pò di delusione in Michael Schumacher. La Ferrari che a Imola è sembrata risorgere e che al venerdì andava forte, a Barcellona sembra arrancare. C'è il tempo tra oggi e domani per rimediare. «Dobbiamo cambiare qualcosa, dobbiamo farlo perchè altrimenti siamo nei guai. Ma — aggiunge il campione del mondo che non è pessimista per natura — abbiamo un giorno di tempo per pensarci». Insomma, prima di darsi per vinti, bisogna capire cosa è successo. Il primo dato, certo, è che la F2005 di Rubens Barrichello continua ad avere problemi idraulici, tanto che non ha potuto fare tempi nella prima ora di prove libere. Per precauzione i tecnici hanno cambiato il cambio, risolvendo apparentemente il guaio, ma il brasiliano non è andato oltre l'11° posto, a 2"604 dal più veloce. Il secondo dato, almeno apparente, è che le gomme Bridgestone sembrano essere tornate a soffrire. Il fresco di Imola le aveva premiate, i 44 gradi dell'asfalto catalano sembrano avere prodotto danni, se è vero che nella seconda sessione, più rovente, Schumacher è stato più lento di mezzo secondo rispetto alla prima. Il dato per altro non dice chiaramente se il problema sono proprio le coperture, visto che Karthikeyan con la Jordan ha ceduto otto decimi, mentre il suo compagno di squadra Doornboos sempre con le Bridgestone è distante poco più di un secondo. Forse qualcosa vuol dire se una Jordan è così vicina a una Rossa. Ma è anche vero che la Ferrari sembra avere capito che, rispetto a Imola, dove avrebbe potuto prendere il quarto posto in qualifica, fallito per un dritto di Schumi che poi recuperò dall'11° al secondo in corsa, ha meno possibilità di fare una buona qualifica. Ha quindi deciso, probabilmente, di puntare a gomme meno efficienti sul giro secco ma migliori in gara. Meno competitiva in funzione di griglia, insomma la Ferrari su una pista dove è un pò più facile superare che sul Santerno può pensare di partire magari più indietro e ripetere l'impresa del Gp di San Marino: «Un conto — dice Schumacher — è la griglia, un conto è la corsa. Ci vuole un compromesso, si vedrà alla fine se sarà buono. Ma abbiamo il tempo per ragionarci». Il tema è quello che produce di nuovo polemiche: la Ferrari prova più degli altri team (non molto di più per la verità e altre scuderie britanniche sembrano aver fatto test addirittura segreti in un aeroporto vicino a York, scoperti per le proteste della cittadinanza) perchè ha più necessità di lavorare sulle gomme, dato che la concorrenza fa sistema in collaborazione con la Michelin. Jarno Trulli assolve la scuderia di Maranello, ma le contesta di andare contro corrente, contro la nuova etica della F.1 che prova a ridurre i costi e dunque anche i test, e le dice che un pò se l'è cercata, mettendosi di fatto in esclusiva con il gommista giapponese: «Ci sono sempre le due facce di una medaglia. Occorre ascoltare anche il nostro punto di vista. Noi siamo solo un team a fare sviluppo gomme con la Bridgestone, contro sei team Michelin. È quindi chiaro che non abbiamo accettato il loro accordo. Non ne condividevamo le basi e dunque non ci sentiamo colpevoli di niente. È la nostra scelta. E se poi contiamo i chilometri che fanno le gomme Bridgestone e quelli che fanno loro, si vede che sono meno quelli che percorriamo noi».

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