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La Fia contro la Bar per il serbatoio nascosto Alonso: Ferrari scorretta

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Dopo il pasticcio di Imola, con la vettura di Jenson Button risultata «anomala» ai controlli, per il peso e per la scoperta di un serbatoio non dichiarato, ma graziata dai commissari di corsa che hanno convalidato il terzo posto del pilota britannico, la Federazione Internazionale dell'automobile (FIA) spara a zero sulla Bar. Se il tribunale d'appello di Parigi a cui la stessa Fia s'è rivolta contro la decisione dei commissari di Imola accetterà le tesi accusatorie per la scuderia anglo-giapponese avrà chiuso con il mondiale di formula 1, almeno per il 2005. E in questo caso la mega multa di «almeno» un milione di euro proposta come sanzione accessoria avrebbe un valore poco più che simbolico calcolando il danno economico di un mondiale chiuso dopo appena 4 gran premi. A Imola, durante le verifiche sulle monoposto fatte al termine di ogni gara, la vettura di Button era stata trovata regolare dai commissari di corsa dopo le prime operazioni di peso (606.1 Kg), ma sotto i 600 Kg (precisamente 594.6 Kg) una volta tolto il residuo del carburante. Per questo la FIA ha deciso di impugnare la decisione dei commissari davanti al suo stesso Tribunale d'Appello. Dura infine l'accusa di Alonso. «Attualmente ci sono due scuderie che non stanno rispettando le regole. La BAR, per quanto accaduto a Imola, e la Ferrari, che effettua più test di quanto stabilito dal Patto della Concordia».

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