Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Agli Internazionali sconfitti Starace, Volandri e Seppi: va avanti solo Sanguinetti

default_image

  • a
  • a
  • a

Poteva anche andar peggio se si pensa che Davide Sanguinetti ha fatto molto di più del suo dovere e della sua classifica per battere il francese Fabrice Santoro, che il giorno prima aveva eliminato l'argentino Nalbandian, il finalista dell'anno scorso. Mi auguro che all'incontro di Sanguinetti abbia assistito il capitano della squadra azzurra di Coppa Davis che deve scegliere la superficie ed i giocatori per l'incontro del prossimo settembre con la Spagna. Pare che Barazzutti, corresponsabile con lo stesso Sanguinetti di una sconfitta subita qualche tempo fa contro la Finlandia, non consideri più competitivo il giocatore di La Spezia che infatti è stato trascurato nelle ultime convocazioni. Sanguinetti aveva già mandato segnali incoraggianti la settimana scorsa dall'Esatoril dove aveva battuto un trerraiolo doc come si deve considerare chiunque abbia vinto il Roland Garros, nel caso particolare lo spagnolo Alberto Costa. Mi pare corretto aggiungere che la candidatura di Sanguinetti per la Davis si rafforzerebbe fino a diventare obbligatoria se si scegliesse di giocare su una superficie veloce. Apro una parentesi per aggiornare il lettore ma anche i tecnici azzurri su una piccola ricerca che ho svolto ieri mattina. In Davis la Spagna è stata costretta ad accettare 16 volte nelle ultime 17 trasferte superfici veloci (erba, moquette, cemento): La sola volta che i suoi avversari hanno commesso l'ingenuità di scegliere la terra battuta (Porto Alegre nel 1998) è stato perché Guga Kuerten aveva imposto alla sua Federazione la superficie preferita. Tornando a Sanguinetti, Davide , che è numero 76, giocava, come del resto Volandri e Seppi, contro classifica perché Santoro è numero 54. Volandri, il nostro giocatore più forte, aveva giocato l'anno scorso un match quasi alla pari con Gaudio a Montecarlo, ma l'argentino ha già vinto tre tornei nella stagione. Inoltre Volandri ha sciupato troppe occasioni favorevoli, la più ghiotta sono state quattro palle break sul 4 a 3 in proprio favore nel primo set. Potito Starace forse non è riuscito a digerire la prestigiosa vittoria ottenuta la sera prima contro Moya, lui ha detto di essersi trovato male sul campo delle statue. Purtroppo ha mancato quella che a me piace definire la prova del nove. Infatti era l'unico match che un italiano giocava ieri contro un avversario di classifica inferiore, sia pure di poco perché lo spagnolo Martin lo segue di un solo posto. Starace ha lottato, ha portato il match al terzo set ma Martin era più vivo. Anche Andreas Seppi (n. 122) ha lottato per tre set contro un avversario più forte, il peruviano Horna (n. 58) quindi non gli si può rimproverare nulla. L'incontro più atteso della giornata ha un po' deluso perché al cospetto di Andre Agassi il francesino Richard Gasquet non è mai stato in partita ed ha raccolto solo cinque giochi in 64 minuti. E' stata una lezione che gli servirà. Avanza anche Roddick, che non è giocatore da terra ma ieri ha battuto Alberto Costa, ex campione del Roland Garros.

Dai blog