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di FABRIZIO MARCHETTI IL MERCATO in una mossa: Cesar all'Inter.

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E tutto ruota intorno al conguaglio: i poco più di 2 milioni offerti dall'Inter contro i circa 5 richiesti dalla Lazio. In realtà tra le società non c'è ancora un compromesso soddisfacente: giovedì sembrava potesse essere raggiunto sulla base di poco più di 3 milioni, ora si attende che l'Inter, irrigidita, alzi la posta in palio almeno per raggiungere il punto d'incontro. La proprietà biancoceleste ha infatti ridimensionato le pretese, cioè è scesa dal tetto dei circa 5 milioni cash. Non è in discussione, invece, l'altra comproprietà di Pandev, già inserita nell'affare. Con il macedone sono già stati avviati i colloqui per rinegoziare l'intesa che scade nel 2006 e blindare il talento nel mirino di molti club esteri, tra cui il Tottenham. Ieri sera lunga riunione negli uffici di Villa San Sebastiano per cercare di dare la scossa decisiva all'operazione. Moratti vuole chiudere, aspetta solo il cenno decisivo dalla Lazio. Altrimenti Mancini, che ieri ha tentennato sulla possibilità che il brasiliano vesta subito la maglia nerazzurra, dovrà attendere a giugno l'arrivo del ceko Jankulovski. Proprio il mancino dell'Udinese, che sembrava già nell'orbita-Milan, è stato bloccato a sorpresa da Branca e Oriali in 24 ore, dopo un colloquio con Gino Pozzo. La linea del club friulano è però nota: i talenti si possono trattare ma solo per giugno. Nel senso che rimarrebbero comunque parcheggiati in bianconero. Mancini, invece, il rinforzo lo vorrebbe subito. E su questo la Lazio è d'accordo. Però l'Inter chiede uno sconto e non vuole andare oltre i 2 milioni. I biancocelesti prendono tempo, la sensazione è che l'operazione non possa slittare oltre l'inizio settimana. Anche perché, con i soldi che arriveranno dalla cessione di Cesar, il diesse Martino intende trattare anche la comproprietà di Rocchi dall'Empoli. E poi provarci di nuovo con Valdes, il cileno dell'81 in forza alla Fiorentina. Papadopulo l'aveva già richiesto in passato e sarebbe lieto di allenarlo: può giocare a destra e fare anche l'esterno mancino, il vice-Cesar insomma. Si tratta, anche se i contatti con Lucchesi, ripresi giovedì notte, erano finalizzati a un prestito con diritto di riscatto o alla comproprietà. La Fiorentina non vuole infatti privarsi del sudamericano, anche se ha lasciata aperta una porta. Se ne può parlare insomma, e Martino sa di poter calare sul tavolo dell'operazione la carta Muzzi. Il count-down è infatti iniziato, il tempo per operare s'assottiglia, il 31 gennaio è vicino e i viola sono ancora senza bomber. Per questo il bomber di Morena potrebbe tornare un'ipotesi attuale e a quel punto si procederebbe con uno scambio di prestiti, perché la Lazio, al momento, non vuole privarsi del cartellino dell'attaccante. Martedì sarà anche il giorno dello scambio Domizzi-Seric. C'è l'intesa tra le società, cioè Lazio e Brescia, manca quella tra i club che detengono i cartellini dei difensori, quindi Verona e Samp. Papadopulo avrebbe voluto schierare già domani la coppia Domizzi-Couto, invece dovrà aspettare. Non c'è ancora una reale alternativa al jolly, ex Primavera. Tanti sondaggi, la pista Di Loreto del Perugia e la possibilità di arrivare, magari attraverso la cessione di Lequi, a un altro difensore. A ore dovrebbe arrivare l'ufficialità di Lopez al Betis Siviglia, poi si passerà ad analizzare la situazione di Negro e Baggio. Entrambi offerti al Siena negli ultimi giorni. Il Parma è disposto a coprire solo 335 mila euro dell'ingaggio del centrale, girando il cartellino di Siviglia. Difficile che a queste cifre l'affare vada in porto. Quindi si dovrà trovare un escamotage soddisfacente. Capitolo-società: ore febbrile per la risposta del fisco, chiesta la nomina del responsabile di procedimento in merito alla richiesta di transazione/rateizzazione del debito con l'erario. La partita più importante si gioca fuori dal campo.

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