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Lazio-Inter, incontro per Cesar. Attesa Domizzi

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Chiuso l'accordo col Brescia, il difensore aspetta il colloquio con la Samp. Al Siena piace Baggio

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Lazio e Inter intorno a un tavolo per scrivere la parola fine sulla telenovela-Cesar. L'atteso, annunciato incontro andrà in scena oggi a Milano: il diesse Martino proverà a portare avanti gli argomenti dettati dal presidente biancoceleste, che -è stato chiaro- si priverà del brasiliano solo al cospetto d'una offerta irrinunciabile, «indecente», insomma, fuori mercato. Quindi, secondo le indiscrezioni provenienti da Milano, l'operazione è destinata a naufragare ancor prima di decollare, perché i circa 3 milioni e mezzo più l'altra metà di Pandev, messi sul piatto della bilancia da Moratti, appaiono una sorta d'oltraggio al decalogo dettato dal numero uno della Lazio. In realtà l'affare intriga, non poco, il diesse biancoceleste. E poi Papadopulo, che chiede due difensori, farebbe volentieri un tentativo per avere almeno in prestito Materazzi. In realtà l'ex perugino è stato, al momento, definito incedibile, quindi si dovrà certamente integrare la contropartita per rendere più appetibile la proposta. Lotito poi continua a opporsi alla cessione di Cesar, non vuole saperne. Compito improbo, quindi, quello di Branca e Oriali, chiamati a scardinare il muro eretto dalla Lazio. Argomenti ce ne sono: Karagounis, Coco, magari qualche giovane, certamente Pandev. Si chiede di più, forse Emre. Intanto Martino proverà a sondare gli umori nerazzurri: un incontro di cortesia, con la possibilità di rendere proficuo il discorso. La «due giorni» milanese è stata poi piena zeppa di retroscena: ieri sera, ad esempio, il presidente ha fatto un sondaggio indiretto per chiedere informazioni su Bonera. Suggestione, certo, a testimoniare però la volontà di impreziosire il reparto arretrato d'un altro elemento (l'altra pista porta a Di Loreto), chiaramente in aggiunta a Domizzi. Con il Brescia c'è l'intesa per lo scambio tra l'ex Primavera e Seric, la conferma l'ha data proprio Corioni dalle frequenze di Radio Spazio Aperto, smentendo la possibilità che la Samp, proprietaria del cartellino del jolly, possa in qualche modo costituire un ostacolo nella chiusura della trattativa. L'operazione però non è ancora ufficiale: Domizzi aspetta nelle prossime ore proprio un colloquio con la Samp, che in realtà ha l'ultima parola sulla definizione della trattativa e spinge per la cessione della comproprietà. La sensazione, a oggi, è che per arrivare alla chiusura dell'affare prima di domenica serva un intervento di forza, risoluto. Altrimenti tutto si sistemerà solo entro il 31 gennaio. Con una certezza a oggi difficile da sovvertire: si tratta solo di una questione di tempi ma Domizzi vestirà il biancoceleste. Discorso aperto con il Siena per la cessione di uno tra Negro e Dino Baggio. Congelato il discorso con il Parma per lo scambio con Siviglia, arenato quello con il Brescia per arrivare ad Adani con in cambio l'ormai ex capitano. In stand-by Muzzi: il Bologna, come confermato ieri dal manager Stefano Antonelli, sembra avere un lieve margine di vantaggio sulle altre contendenti (come Chievo e Reggina). La Fiorentina ha invece congelato il discorso relativo all'attaccante di Morena in attesa di capire gli sviluppi delle trattative legate a Baros e Corradi. Dai viola arriverebbe Valdes, nonostante un tentativo di inserire nel discorso Di Livio. La Lazio, comunque, tratta solo il prestito del bomber. Respinta infine l'ultima offensiva del Palermo per arrivare alla comproprietà di Rocchi: Zamparini ha offerto circa 3 milioni. «No» secco dei biancocelesti.

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